Solo la pace e il dialogo "possono permettere di guardare con speranza l'avvenire del pianeta". E' quanto si legge nel messaggio inviato da BENEDETTO XVI, tramite il segretario di Stato card. Angelo Sodano, ai partecipanti al 19� Incontro internazionale per la pace promosso a Lione dalla Comunit� di Sant�Egidio su "Il coraggio di un umanesimo di pace" che si � aperto ieri (fino al 13 settembre). �Il Papa", prosegue il messaggio, "si unisce volentieri alla preghiera di tutte le persone riunite per riflettere e pregare per la pace e l�amicizia tra i popoli. Egli chiede agli uomini dei nostri tempi e specialmente ai giovani di avere il coraggio di impegnarsi sempre pi� attivamente in favore della pace e del dialogo, che soli possono permettere di costruire una speranza per l�avvenire del pianeta. La violenza, qualunque essa sia, non pu� risolvere i conflitti�.
EUROPA E CRISTIANESIMO. �Siamo lieti che la nostra citt� sia stata scelta per questo evento che si tiene per la prima volta in Francia. � qui che Giovanni Paolo II, durante il suo viaggio nel 1986 lanci� un vibrante appello alla pace, qualche giorno prima dell�indimenticabile riunione di preghiera ad Assisi. E da diciannove anni gli incontri di Sant�Egidio ne sono ogni anno il fedele proseguimento�. Con queste parole il card. PHILIPPE BARBARIN, arcivescovo di Lione, ha introdotto ieri la liturgia ecumenica nella Chiesa di Fourvi�re che ha visto anche la partecipazione di KAREKIN II, catholicos di tutti gli Armeni che ha ricordato la ricorrenza del 90� anniversario del genocidio degli armeni, e ha detto: "Pace, libert�, giustizia e amore sono inscindibili, si tengono per mano e si rafforzano vicendevolmente. L�Europa, portatrice della testimonianza della fede cristiana e della sua cultura, continuer� ad essere custode di quei valori di umanesimo e di diritto per i quali ha tanto combattuto e fatto sacrifici�.
RELIGIONI E RESPONSABILITA'. "L�11 settembre resta la data pi� tragica di q uesto nostro inizio di secolo� ha osservato ANDREA RICCARDI, fondatore della Comunit�, per il quale �� cresciuta, tra mondi e religioni, la diffidenza. Spesso sembra realista dire che lo scontro, violento o culturale, sia inevitabile. Appare coraggio; ma � paura in un mondo disumano" nel quale "milioni di uomini e donne cercano un�anima per il nostro tempo. Le religioni hanno una grande responsabilit��.
ARMANDO EMILIO GUEBUZA, presidente della Repubblica del Mozambico, ha ricordato il successo ottenuto dalla Comunit� di Sant�Egidio dopo due anni di trattative tra nemici del suo Paese: �Attraverso il dialogo e con la partecipazione delle varie confessioni religiose siamo riusciti a porre fine alla guerra che dopo aver provocato un milione di morti impediva di concentrarci sullo sviluppo del Paese".
NO AL TERRORISMO. �Oggi gli uomini e le donne comprendono che la prosperit� materiale non � sufficiente a soddisfare le loro aspirazioni profonde. Non � di nessun aiuto per distinguere il bene dal male, non risponde alle domande fondamentali dell�essere umano: perch� c�� una vita e qual � il senso della morte?�. � stato NICOLAS SARKOZY, ministro degli interni di Francia, ad aprire il dibattito tra cristiani, ebrei e musulmani. �Dobbiamo togliere la maschera religiosa ai terroristi che sono solo dei criminali. Le religioni infatti proclamano la misericordia Dio� ha affermato il card. WALTER KASPER, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unit� dei cristiani, mentre EZZEDIN IBRAHIM, presidente advisor negli Emirati Arabi Uniti, ha indicato nel terrorismo �il fallimento globale dell�umanit��. Questa la metafora del Gran Rabbino di Israele YONA METZEGER: �Il mondo attuale � cos� piccolo che tutti navighiamo sulla stessa imbarcazione, e un piccolo buco pu� mettere in pericolo tutti�. �Una societ� pi� pluriculturale e pi� plurireligiosa non � utopia�, ha aggiunto lo storico francese JEAN-DOMINIQUE DURAND, presidente della Fondazione Fourvi�re: �L a presenza tra noi del presidente del Mozambico, un paese pacificato dopo un lungo conflitto - ha concluso -, mostra che non si tratta di sogni, ma di realt��
DIGNITA' UMANA. "Il nostro compito non � solo quello di fronteggiare con la fede nel Crocifisso l�ideologia di colui che vuole crocifiggere ma anche quello di guardare all�alienazione dei nostri giovani musulmani�. Ad affermarlo il card. CORMAC MURPHY-O'CONNOR, arcivescovo di Westminster. "E' necessario - ha detto - trovare una nuova forma di integrazione sociale costruita su fondamenta aperte alla religione autentica" e "non pu� esserci pluralismo democratico senza il riconoscimento della religione nella sfera pubblica�. Ad avviso del cardinale, infatti, �un nuovo umanesimo spirituale pu� nascere da ci� che le religioni hanno in comune: il riconoscimento della dignit� umana da cui deriva il diritto dell�innocente di essere protetto dalla violenza�. Un�idea questa che non � solo �filosofica o una concessione dello Stato, ma una pietra fondante la cultura e la societ�".
Lia Mancini
|