Comunità di S.Egidio


 

13/09/2005


Tettamanzi: �Il futuro dell'Europa? � gi� scritto nelle sue radici culturali�

 

Qual � il contributo che le religioni possono dare alla costruzione dell'Europa di oggi e di domani? A questa domanda hanno risposto ieri a Lione in una tavola rotonda su �Europa e religioni� il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, e Lluis Martinez Sistach, arcivescovo di Barcellona. �Un nuovo umanesimo dell'Europa nasce e si sviluppa solo nel riconoscimento di Dio. Quando ci� non avviene � la convivenza fra le persone e tra i popoli a subirne le pi� gravi e nefaste conseguenze�, ha detto Tettamanzi. �Quando si prescinde da ogni riferimento religioso e da ogni etica superiore, si smarrisce il senso dell'uomo e si apre la strada ad ogni forma di dispotismo, alla manipolazione pi� radicale dell'uomo e della sua vita, alle pi� gravi ingiustizie, al terrorismo, alle guerre�. �Tale ruolo decisivo del cristianesimo e delle religioni per il futuro dell'Europa si manifesta pienamente ad alcune condizioni�, ha aggiunto Tettamanzi. �Per prima cosa occorre riconoscere che la religione fa parte delle viscere pi� profonde della civilt� europea. Indilazionabile � poi la sfida dell'unit� tra le grandi tradizioni cristiane. Non � pi� possibile che le Chiese cristiane coabitino nell'indifferenza o, peggio, nella concorrenza tra di loro. � necessario poi una coabitazione pacifica tra tutte le identit� e le confessioni religiose, sapendo coniugare la dimensione dell'identit� con quella dell'evoluzione�. Il cardinale di Milano ha poi indicato �l'ebraismo europeo come una componente decisiva storica della cultura europea�, mettendo in guardia dal risorgente antisemitismo, e ha invitato �a superare ogni apatia, disimpegno, parzialit� o addirittura settarismo nel rapporto con i musulmani�. Sistach ha invece insistito sul concetto di Europa �la cui unit� si proietti verso un orizzonte planetario�. �L'Europa - ha detto - deve essere solidale specialmente verso i paesi poveri del mondo, e deve avere un ruolo rilevante nel dialogo Nord-Sud�.

Pierangelo Giovanetti