�Il terrorismo � condannato da tutte le religioni, perch� immorale, irreligioso e criminale. Il terrorismo � il fallimento globale dell'umanit�. I musulmani sono invece lieti di partecipare al dialogo insieme ai cristiani e agli ebrei�. Lo spirito degli Incontri interreligiosi di Lione si respira fin dal primo giorno, all'assemblea inaugurale di domenica, nelle parole di Ezzedin Ibrahim, consigliere presidenziale degli Emirati Arabi Uniti. Alle sue parole fanno seguito quelle di Yona Metzger, rabbino capo d'Israele: �Come per i medici c'� il giuramento di Ippocrate, che porta a dire "curer� il mio nemico", cos� anche fra i leader religiosi dovremmo arrivare a un giuramento simile che dica: "aiuter� l'altra religione"�. Interventi in piena sintonia con il richiamo del cardinal Walter Kasper a �costruire insieme fra le religioni un nuovo umanesimo, risvegliando in Europa tutte le energie della sua eredit� storica e culturale, per affrontare comunemente i drammi moderni come la fame dell'Africa�.
Una grande festa ha segnato l'inizio degli incontri di Lione, a cui s'� aggiunto il messaggio augurale del Papa, fatto pervenire in Francia attraverso il segretario di Stato Angelo Sodano, con l'invito a rispondere alle domande degli �uomini del nostro tempo, e in particolar modo dei giovani che chiedono il coraggio di gesti concreti in favore della pace e del dialogo, che soli possono dare speranza all'avvenire del pianeta�. �La pace � un bene sempre fragile e minacciato�, ha detto nel suo saluto iniziale il cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione. �Sappiamo che per giungervi ci vorrebbero solidariet� e attenzione per lo sviluppo di tutti e dialogo tra le culture, libert� e rispetto, soprattutto delle famiglie, delle minoranze e dei popoli�. Per questo Barbarin ha messo in chiaro che �ai cristiani � richiesto di essere artigiani della pace�. �� un compito da realizzare - ha aggiunto -. La pace sulla terra sar� la firma della presenza di Dio in mezzo agli uomini, la manifestazione del fatto che il suo amore � stato accolto�.
�La differenza non si pu� risolvere in conflitti�, ha detto Andrea Riccardi, della Comunit� di Sant'Egidio. �Non crediamo ad una conciliazione piacevole, ad un relativismo a buon mercato. Conosciamo le differenze profonde. Per questo il nostro mondo ha bisogno del realismo del dialogo, come arte del fare la pace e del vivere assieme. Nessuna egemonia anche nel mondo globalizzato: siamo tanti e diversi, ma dobbiamo vivere assieme. Ci sono due vie: quella folle di piegare le diversit� e di combatterle o quella saggia di accoglierle in una visione vasta e pacifica del mondo. Siamo tutti legati in profondit�, anche se diversi. Essere se stessi, fedeli alla propria fede, non contraddice la ricerca del dialogo. � essenziale il dialogo fra i credenti. Ma lo � pure quello fra credenti e umanisti�. �Il terrorismo e le guerriglie ci mostrano come pochi possono destabilizzare interi paesi, addirittura il mondo�, ha aggiunto Andrea Riccardi. �Bisogna allora parlare agli uomini, a questi uomini del XXI secolo. Le religioni parlano agli uomini e alle donne in modo personale e spirituale. Parlando di Dio, parlano anche di pace. La pace � il nome del destino comune degli uomini e dei popoli�.
Pierangelo Giovanetti
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