Comunità di S.Egidio


 

20/09/2005

IL CORAGGIO DI UN NUOVO UMANESIMO: LA TAVOLA ROTONDA ORGANIZZATA A LIONE DALLA COMUNIT� DI SANT'EGIDIO
Lass� qualcuno ci vuole in pace
I rappresentanti dei tre monoteismi a confronto sui conflitti d'oggi

 

�Il coraggio di un umanesimo di pace� � il titolo della tavola rotonda che, a quattro anni dall'11 settembre, si � tenuta nell'ambito del 19� �Incontro internazionale per la pace� promosso a Lione dalla Comunit� di Sant'Egidio. Al dialogo, coordinato da Bruno Frappat, presidente dell'editrice Bayard, hanno partecipato il card. Walter Kasper, del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'unit� dei cristiani, Yona Metzger, rabbino capo di Israele, e Ezzeddin Ibrahim, consigliere della Presidenza degli Emirati Arabi Uniti. Ne pubblichiamo una sintesi.

FRAPPAT: �A quattro anni dall'11 settembre, la coscienza del mondo intero sembra perduta, confusa davanti all'annessione di Dio alla violenza mediatizzata, la trasformazione di suicidi in martiri. In questo processo non c'� nessuna religione che possa pretendersi innocente. Ognuno dei tre monoteismi si trova di volta in volta sotto accusa. Come rispondere?�.

KASPER: �Bisogna ricordare innanzitutto che i terroristi non rappresentano le religioni, sono dei criminali, e devono essere trattati come tali. Noi dobbiamo anzi togliere la maschera religiosa dal loro volto e mostrare che sotto vi � il profilo del nichilismo. E vero che anche le religioni monoteistiche hanno membri che sono peccatori, e che abbiamo commesso anche errori nella storia. Dobbiamo dirlo chiara-mente. Si pu� provare la nostra buona volont� soltanto per il fatto che oggi siamo operatori della pace e cominciamo il dialogo. Il terrorismo non fa finire il dialogo, anzi spinge a intensificarlo perch� il dialogo � l'unica alternativa al terrorismo. Forse non � possibile dialogare proprio con i terroristi, ma possiamo farlo con i popoli, con le religioni, con le culture, affinch� le risorse del popolo siano tolte ai terroristi e cresca un clima di amicizia e di fiducia. Le religioni proclama-no la misericordia di Dio, l'amore di Dio, la giustizia di Dio e anche la benevolenza di Dio: questo lo fanno tutte e tre le religioni monoteistiche, anche l'Islam.

Ogni sura comincia con un'invocazione a Dio Misericordioso. Perci� questi terroristi non si possono chiamare membri dell'Islam, sono solo terroristi e dobbiamo dirlo chiaramente�.

METZGER: �E molto difficile cambiare il passato, ma � chiaramente possibile cambiare il futuro. Penso che noi possiamo cambiare il futuro attraverso l'educazione. L'educazione della generazione che viene, dei giovani che possano imparare a comprende-re idee nuove. Ma � possibile che da una parte alcuni capi si stringano la mano e parlino di pace, e al tempo stesso da un'altra parte gli shaid, i ragazzini di 15-16 anni, si trasformino in bombe e si uccidano per uccidere altri. Io ho un'idea, come capo religioso.

Voi sapete che tra i dottori in medicina c'� un giuramento che tutti devono firmare prima di diventare medici, il giuramento di Ippocrate. Questo giuramento dice che tu aiuterai qualsiasi essere umano malato o ferito, anche se tuo nemico, lo aiuterai a guarire. La mia idea � che ogni capo religioso, sia esso uno sceicco, un prete, un rabbino, prima di ottenere il documento che gli permette di essere un capo religioso debba firmare un documento contro il terrorismo, contro l'uccisione degli innocenti solo perch� membri di un altra religione�.

IBRAHIM: �La mia posizione � la pi� difficile di tutte. Io parlo non solo come arabo musulmano, ma soprattutto come essere umano che si � messo assieme ad altri per pregare per la pace e per cercare un unico pensiero. Che sia commesso da individui, da organizzazioni o anche da Stati, il terrorismo � condannato e proibito da tutte le religioni compreso l'Islam, e dagli Stati civilizzati di tutto il mondo. Per coglie-re il problema in tutta la sua portata, per�, dobbiamo dire che il terrorismo non � commesso solo da musulmani arabi, ma anche da altri che appartengono ad altri paesi e razze, ad altre religioni. Pensate a quello che � successo in Irlanda per tanti anni, o in Spagna, o in Sri Lanka, e sporadicamente in Oklahoma, Colombine negli Stati Uniti, a Palermo, a Tel Aviv o a Hebron sulla tomba di Abramo. La verit� � che il terrorismo � un fallimento globale dell'umanit�, non ha una religione propria e una propria nazionalit�.

KASPER: �C'� una crisi di valori nel mondo occidentale, ma ci� non vuoi dire che non ci sono pi� valori. La libert� sembra spesso coincidere con la libert� di consumare, per molti c'� anche libert� e coscienza sociale, cio� possibilit� di aiutare e condividere. Lo abbiamo vissuto adesso con tutti gli aiuti per New Orleans e dopo lo tsunami e in molti altri casi. In queste situazioni di urgenza c'� ancora, anche, molta solidariet�. Per quanto riguarda l'Africa: � vero, l' Africa � davanti alla nostra porta, � il continente pi� vicino. Io sono stato gi� in una decina di paesi africani e conosco molte situazioni di povert� e di miseria. E una vergogna che un continente davanti alla nostra porta sia in una simile condizione. Questa � anche una colpa della colonizzazione e dell'Europa, e perci� abbiamo una responsabilit� verso l'Africa, non per un aiuto paternalistico ma in modo che siano gli africani stessi ad aiutarsi. Come Giovanni Paolo II ha detto spesso, abbiamo bisogno di una globalizzazione non soltanto dell'economia ma anche e soprattutto della solidariet�.

METZGER: �Nella nostra tradizione c'� un apologo. Alcuni uomini sono sulla stessa barca, nel mare, e ciascuno ha un sedile. Uno di loro comincia a fare un buco sotto il suo, e tutti cominciano a urlare: "Ma che cosa stai facendo? E pericoloso per tutti!". "Ma che vuoi?", risponde quello, "lo sto facendo solo sotto il mio sedile, � un mio problema". Allora tutti gli dicono: "Ma � pericoloso, affogheremo tutti a causa di questo buco". Il nostro mondo � cos� piccolo che ognuno di noi � nella stessa barca; e un qualsiasi buco pu� essere un pericolo per tutti. Il mondo � diventato cos� piccolo perch� abbiamo Internet, tutto � online e si pu� vedere tutto in ogni parte del globo da un momento all'altro. La nostra realt� sia ecologica sia economica ci costringe in un unico mondo. E questo deve portarci a essere, come capi religiosi, ancora pi� responsabili, perch� non � solamente il tuo problema, nel tuo paese. Il tuo paese pu� essere l'Inghilterra, la Francia, la Spagna, l'America... Ogni parte del mondo � in un unica barca�.

IBRAHIM: �L'Islam � compatibile con la moderazione? Permettetemi di ricordarvi alcuni testi del Corano. I cristiani conoscono bene quello che c'� nel Vecchio Testamento e nel Vangelo, ma non conoscono bene queIlo che c'� nel Corano. Gli insegna-menti delle tre religioni sono gli stessi quando si parla di fede morale e buone azioni. Quando il rabbino parlava io sorridevo e anche lui sorrideva verso di me, perch� entrambi sappiamo che tutti e due abbiamo la stessa tradizione, e anche le stesse parole: lui parlava di sadakat e anche noi abbiamo in arabo la stessa parola che significa "carit�", per cui se uno che ha bisogno bussa alla nostra porta, che siamo cristiani o ebrei o musulmani l'atteggiamento deve essere lo stesso�.

METZGER: �Caro dottor Ibrahim, una volta ho incontrato un capo religioso dell'Iran che era molto importante. Finch� non ci siamo incontrati ci sono stati problemi, ma poi quando abbiamo cominciato a parlare gli ho chiesto: "La prego, mi risponda: crede che suo padre sia lo stesso Abramo che ho io?". "S�", ha risposto. Allora gli ho chiesto: "Pu� pensare davvero che se un figlio di Abramo si uccide e uccide un altro figlio di Abramo, questo Padre sia contento?". Questa domanda non avuto risposta. Non voglio dire che c'� una parte da incolpare mentre l'altra non � colpevole: la mia opinione � che se si guarda se stessi negli occhi di un'altra persona, ci si vede molto piccoli, perch� ogni persona pensa di essere innocente�.

FRAPPAT: �Vorrei sapere dal cardinale Kasper, in conclusione, quanto lavoro resti da fare perch� non ci sia pi� ambiguit� nella Chiesa cattolica rispetto alla guerra e al fanatismo�.

KASPER: �Sono d'accordo con quello che avete detto. Voglio solo sottolineare un punto. Penso che sia importante per i cristiani essere testimoni della speranza. Oggi la speranza � rara, dobbiamo portare al mondo quella convinzione che il ma-le non ha l'ultima parola. Ges� Cristo ha vinto il male e l'odio. Dobbiamo essere testimoni della speranza e incoraggiare il dialogo per la pace. Crediamo che sia la cosa pi� importante e crediamo che solo gli uomini e le donne di religione possano portare questa speranza a tutti, perch� possono far capire quale � la realt� ultima, trascendente, escatologica, con cui tutti dovranno fare i conti e di fronte alla quale siamo tutti uguali�