Comunità di S.Egidio


 

16/10/2005

Alle 19 la marcia promossa dalla comunit� di Sant'Egidio
Cerimonie in Sinagoga poi fiaccolata silenziosa

 

UN DOLORE che non passa. Celebrazioni per non dimenticare anche quest'anno, nel 62esimo anniversario, la deportazione degli ebrei romani dal ghetto ai campi di sterminio nazisti. Alle 10 la deposizione davanti alla lapide che ricorda i deportati davanti alla Sinagoga.

Qui verranno depositate corone d'alloro dai rappresentanti di Comune, Provincia e Regione. Nel tardo pomeriggio e in serata si concentrer� il grosso delle celebrazioni: alle 18,15 il rabbino capo della Comunit� romana, Riccardo Di Segni, aprir� la cerimonia ancora al Tempio. Alle 19 la Marcia Silenziosa promossa dalla Comunit� di Sant'Egidio che, con le sue ormai tradizionali fiaccole, si muover� da piazza Santa Maria in Trastevere a largo 16 ottobre, nel Ghetto. Previstala partecipazione, tra gli altri, del sindaco Veltroni, del presidente della Regione Marrazzo, del rabbino Di Segni, del presidente dell'Unione delle Comunit� ebraiche Amos Luzzatto, del Cardinale Walter Kasper, presidente della Pontificia Commissione per i rapporti religiosi con l'Ebraismo, di Leone Paserman, presidente della Comunit� ebraica di Roma e di Andrea Riccardi della Comunit� di Sant'Egidio.

Dopo l'arrivo della fiaccolata, previsto intorno alle 20, il coro del dopolavoro ferroviario romano eseguir� musiche composte su parole scritte dai ragazzi che l'anno scorso parteciparono al viaggio ad Auschwitz. Poi, al Portico d'Ottavia, la proiezione del filmato di Sergio Zavoli �piazza Giudia� e, a seguire, un dibattito tra l'autore del documentario e Massimo Rendina, presidente dell'associazione nazionale partigiani.