Comunità di S.Egidio


 

Corriere Canadese

18/10/2005


Fiaccolata per l'anniversario del rastrellamento
La marcia silenziosa a Roma per ricordare le deportazioni

 

Il dialogo e la memoria per non dimenticare e, soprattutto, perch� non accada mai pi�. � il messaggio uscito dalla marcia silenziosa che domenica sera ha unito migliaia di persone da piazza Santa Maria in Trastevere a Largo 16 ottobre 1943, nel cuore del ghetto romano colpito dalla barbarie nazista, per commemorare gli ebrei deportati nel campo di concentramento di Auschwitz.

Il serpentone umano si � snodato in occasione di due ricorrenze: il 60� anniversario della liberazione del campo di sterminio polacco ed il 62� anniversario della deportazione di oltre mille ebrei romani. Presenti, oltre al sindaco Walter Veltroni, al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e all'assessore provinciale Claudio Cecchini, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente dell'Unione delle comunit� ebraiche Amos Luzzato, il cardinale Walter Kasper, il presidente della comunit� ebraica romana Leone Paserman, il rabbino capo emerito Elio Toaff, il leader della Comunit� di Sant'Egidio Andrea Riccardi ed uno dei deportati, Enzo Camerino, arrivato appositamente dal Canada. �Ogni volta che vengo nel ghetto - ha detto Veltroni - non riesco da liberarmi dalla sensazione di quanto avvenne. Dietro ad ognuna di queste case, quella notte, si consum� una saga della paura e del terrore. Io penso sempre ai bambini, pi� di 200mila che sono entrati ad Auschwitz, e penso ai 40 che ne sono usciti. Penso a cosa deve essere stato per i bambini stare in un campo di concentramento�. Per Veltroni �la via per uscire da tutto questo, � quella del dialogo, dell'incontro, della ricerca della pace�. �E per Roma - ha aggiunto - � la della memoria. Il 16 ottobre deve diventare una data nella testa dei ragazzi romani, tanto importante quanto quelle della storia nazionale. Per Roma il 16 ottobre 1943, le fosse Ardeatine e il bombardamento di San Lorenzo sono le date del dolore. Non ci sar� futuro senza memoria. Per questo motivo faremo il museo della Shoah�.

Marrazzo, accompagnato dalla figlia, ha detto di essere intervenuto �non solo come presidente della Regione, ma soprattutto come cittadino, come romano, come uno di voi�. Poi spiegando cosa avesse detto alla figlia per motivare la presenza alla marcia, ha sottolineato che �l'atto barbaro, vile ed inumano di 62 anni fa non ha ucciso l'identit� e la storia e gli amori di vite normali come quelle di altri romani�. �Il Comune di Roma - ha aggiunto Marrazzo - ogni anno porta i ragazzi in quei campi dove l'oblio aveva chiuso gli occhi a tante persone. Ho pensato ad un percorso parallelo a quello del Comune che per� porti da un'altra parte: abbiamo immaginato che c'� un altro luogo, in Israele, dove si ricordano i giusti. Dico e spero che negli anni, cos� come ho fatto io oggi, lo faccia mia figlia e con lei tutti gli altri figli di questa citt�. L'assessore Cecchini ha plaudito l'iniziativa della Comunit� di Sant'Egidio, sottolineando che manifestazioni come questa �aiutano a tenere viva la memoria� affinch� �nel ricordo di quegli episodi non succeda pi��.