Comunità di S.Egidio


 

20/10/2005

Sfratti, �fate una proroga di sei mesi�
La comunit� di S.Egidio denuncia la drammatica situazione di migliaia di anziani
Marazziti: �Comprendiamo le ragioni dei proprietari ma l'emergenza � grave�

Oltre cinquemila gli anziani a rischio casa
Hanno pi� di 65 anni tremila cartolarizzati che non riusciranno a riscattare la loro casa

 

Il venti per cento degli sfratti riguarda persone anziane e sono sopra i 65 anni novemila cartolarizzati. Di questi pi� di tremila non sono in grado di riscattare l'appartamento dove hanno trascorso la vita. Spesso sono malati e soli, con la pensione minima. Stesso discorso per le cartolarizzazioni che a Roma riguardano circa 60mila abitazioni, il cui 13,5 per cento (9mila persone) � abitato proprio da persone anziane, e di cui il 33 per cento (3mila persone) non potr� riscattare l'abitazione. Sono le stesse famiglie di ultrasessantacinquenni che troppo spesso non hanno abbastanza denari o non possono accedere a mutui, per riscattare l'abitazione in cui hanno vissuto per decenni.

�La situazione � drammatica - ha immediatamente detto Mario Marazziti, portavoce della comunit� di Sant'Egidio - perch� di sfratto si muore anche, com'� accaduto pochi giorni fa ad un anziano professore che non aveva i soldi per riscattare la casa dove abitava. Ormai ogni giorno veniamo a conoscenza di moltissimi casi che non possono pi� essere neanche definite al limite. E il mancato rinnovo della proroga degli sfratti, le cartolarizzazioni, la carenza di alloggi popolari e i tagli della Finanziaria agli enti locali, non fanno altro che peggiorare la situazione�.

Per questa serie di ragioni la Comunit� di Sant'Egidio ha rivolto un invito al governo affinch� proroghi il blocco degli sfratti: �Capiamo le ragioni dei proprietari di casa - ha proseguito il signor Marazziti -, ma al momento non ci sono soluzioni alternative. Almeno per altri 6 mesi, fino alle elezioni, va prorogato il blocco degli sfratti�.

D'altra parte, la met� delle migliaia di persone che annualmente si rivolgono alla Comunit� di Sant'Egidio sono anziane, e il 10 per cento (2mila persone) ha problemi abitativi: chi ha difficolt� a pagare l'affitto, chi ha un pro-cedimento di sfratto in corso, chi � gi� stato cacciato di casa, chi ha un'abitazione precaria.

Per questa serie di ragioni la Comunit� di Sant'Egidio ha presentato una serie di proposte: innanzitutto, come gi� sottolineato, la proroga del blocco degli sfratti; ma poi anche la destinazione di una quota degli alloggi popolari agli anziani, la realizzazione in ogni municipio di case protette da destinare agli utrasessantacinquenni in difficolt�, il controllo sociale sugli anziani sottoposti a cartolarizzazione, l'incentivazione delle convivenze assistite tra utrasessantacinquenni.

Tutte proposte condivise dal Comune di Roma, per il quale l'assessore alle Politiche sociali, Raffaella Milano, ha aggiunto: �Negli ultimi anni avevamo riscontrato un decremento delle richieste di soggiorno nelle case di riposo, ora purtroppo assistiamo ad un'inversione di tendenza. Ma attenzione, non possiamo tornare all'istituzionalizzazione degli anziani di una volta�.

Infine, nel chiudere, Mario Marazziti si � lasciato andare ad una considerazione: �Per anni in molti hanno detto "facciamo una politica vicino alla famiglia", ma di interventi concreti non se ne sono proprio visti�.

Da San Paolo a Torvajanica con la morte nel cuore

�Si stava bene a San Paolo, i negozi sotto casa, ci si conosceva tutti nel palazzo, e poi � da quando ci siamo sposati che ci abitavamo�. Comincia cos� il racconto di Caterina, anziana signora romana. Ma poi a lei e a suo marito Luigi, pensionato dell'Acea, gli � stato notificato lo sfratto, e i due hanno cominciato la deludente ricerca di un appartamento in affitto. Ma niente da fare: a Roma i prezzi sono diventati impossibili per chi ha uno stipendio, figuriamoci per una coppia di anziani che vivono di una sola pensione. Cos� Caterina e Luigi si sono dovuti accontentare di un'abitazione a Torvaianica. �Si trattava di un agglomerato di una discreta entit� - ha raccontato la signora Caterina -, che d'estate brulica di gente abbronzata ma d'inverno si spopola, con il vento che flagella i pochi alberi rimasti sulla litoranea�. Caterina e Luigi hanno provato a viverci, ma non � stato facile. �Senza conoscere nessuno, per fare la spesa dovevamo chiedere ai vicini con la macchina, senza riscaldamento� ha proseguito la signora Caterina. Oltretutto il signor Luigi non riusciva pi� a percepire una piccola pensione aggiuntiva dell' Inail per loro vitale. A questo poi si sono aggiunti dei problemi di vista che il signor Luigi ha cominciato ad accusare, e la depressione. Tanto che entrambe, pi� volte, hanno pensato di farla finita. Poi per�, fortunatamente si sono rivolti alla comunit� di Sant'Egidio che ha fatto recuperare al signor Luigi la pensione perduta e, nel giro di 6 mesi ha trovato loro una casa di due stanze nei quartiere San Paolo. Peccato per� che poi il signor Luigi sia morto, e che la signora Caterina si sia dovuta trasferire in un istituto.

A 89 anni lo sfratto da San Saba vale dieci punti in graduatoria

La signora Clara ha vissuto a San Saba per pi� di quarant'anni, quello che da quartiere popolare romano oggi si � trasformato in una zona di lusso molto richiesta soprattutto dai dipendenti della Fao, che si trova proprio li vicino. Un quartiere che insomma � molto cambiato. Ma questo alla signora Clara non interessa: � l� che ha cresciuto i suoi figli; � li che ha abitato per anni; � l� che pensava di trascorrere tutta la sua vecchiaia lei che oggi, a 89 anni, non aveva proprio messo in conto uno sfratto.

Appena non � stato. prorogato il blocco degli sfratti, infatti, � arrivato a casa della signora Clara l'ufficiale giudiziario ad annunciarle l'arrivo della forza pubblica. E cos�, insieme a Sergio, il figlio sessantenne, ha provato disperatamente a fare tutto il possibile: in pochi giorni ha contattato molti politici, si � informata sulle case degli enti, ha richiesto il verbale di invalidit� alla Asl RMA nella speranza che potesse servire ad evitare lo sfratto, ha parlato con il commissariato di zona. Ma tutto � stato inutile: lo scorso 28 aprile i due si sono ritrovati per strada ed a niente sono valsi tutti i loro sforzi.

Gli unici a darle una risposta sono stati gli impiegati dell'assessorato al Patrimonio del Comune di Roma che hanno comunicato ai due che adesso hanno il punteggio massimo nella graduatoria per le case popolari, dieci punti. Peccato per�, che nella stessa situazione si ritrovino migliaia di romani che non hanno pi� un tetto sulla loro testa. Cos� adesso, Clara e Sergio non hanno pi� una casa e neanche un'automobile dove dormire, ma vivono sempre a San Saba.

Messi all'asta i �suoi� 22mq non gli resta che la via dell'Istituto

Il signor Renato ha solo 22 metri quadri di dignit�, di libert�, di sicurezza, di tranquillit�. Pur senza riscaldamento e gas, quel buco d'appartamento per lui rappresenta una ricchezza inestimabile. Perch� il signor Renato nella sua vita non ha altro che quei miseri 22 metri quadri. Ci ha appeso il quadro a cui tiene di pi�: quello del suo cane scomparso. E in quel piccolo spazio ha organizzato al meglio la sua esistenza, lui che ha 75 anni, che � invalido al 100 per cento, che non riesce pi� a camminare da solo, che mangia poco e male perch� non riesce a cucinare come vorrebbe, che si lava come pu� disponendo solo dell'acqua fredda.

Insomma, la vita del signor Renato � difficile. La sua � una di quelle situazioni sommerse che � rimasta sempre nascosta, che non ha mai ricevuto alcun aiuto da nessuno. E da pochi giorni gli � caduta un'altra tegola sulla testa: gli � stato notificato lo sfratto esecutivo. La sua casa � stata messa ali' asta, con lui stesso dentro. A meno che il signore non tiri fuori dal cilindro 73mila euro per riscattarla che assolutamente non ha. Una mazzata che va a distruggere quell'equilibrio gi� estremamente precario che l'anziano signore si era costruito. Perci� Renato � disperato: non ha soldi, nessuno lo aiuta, quel buco d'appartamento � tutto ci� che ha, � parte di s�. Lasciarlo, per un posto in un istituto, potrebbe essere forse un colpo troppo duro da poter superare per il signor Renato. Si � anche rivolto alla Comunit� di Sant' Egidio, ma pi� di tanto loro non � che possano fare. Intanto, per�, hanno sollevato il suo caso e lo hanno portato a conoscenza delle istituzioni.

Davide Sfragano