Comunità di S.Egidio


 

21/10/2005

CASA L'allarme della Comunit� di sant'Egidio per una realt� sempre pi� grave
Il dramma degli sfratti colpisce soprattutto gli anziani

 

Ricevere un'ingiunzione di sfratto costituisce sempre un trauma, ma se si e anziani, pu� diventare anche una vera e propria tragedia, che pu� spingere persino a scelte folli ed estreme. Con una pensione minima che garantisce appena la sopravvivenza, l'impossibilit� di prendere un mutuo considerata anche l'et� avanzata e la fragilit� fisica e psichica, le difese contro quel temuto pezzo di carta del tribunale sono proprio esigue. Ed � in queste situazioni che si trovano migliaia di ultrasessantacinquenni a Roma che, vittime anche di un mercato immobiliare alle stelle, rischiano di concludere la propria vita per strada. A lanciare l'allarme, dopo i recenti drammati ci casi di cronaca, � la Comunit� d� sant' Egidio, che ieri, mercoled�, nell'incontro �Sfrattati da morire�, ha presentato i dati complessivi del fenomeno degli sfratti, descrivendo una situazione al momento con poche vie di uscita. �Lo sfratto per un anziano costituisce un momento veramente drammatico ha commentato Mario Marazziti, portavoce della Comunit� . Considerata la sua scarsit� di risorse personali, riscattare il proprio appartamento � un'operazione per lo pi� impossibile. In aggiunta, l'isolamento e alcuni problemi di invalidit� fisica annullano quasi ogni alternativa, rendendoli la fascia pi� debole. Al nostro call center, infatti, il 10% delle telefonate che riceviamo riguardano soprat tutto anziani con gravi problemi alloggiativi. La causa � il crescente tasso d'invecchiamento della popolazione con giunto alla scarsa disponibilit� pubblica di investimento per abitazioni a tassi agevolati. L'Italia infatti � fra gli ultimi posti per quanto riguarda gli investimen ti per l'edilizia popolare, che sono solo dell'8%, di fronte al 35% dell'Olanda, il 22% della Polonia, il 20% del Regno Unito e l'11% della Francia, mentre negli ultimi due anni si � aggiudicato il primato europeo per gli sfratti. Sempre pi� anziani cos� si rivolgono alle istituzioni locali e alle associazioni in cerca d� un aiuto�.

Nel 2004 a Roma e provincia ci sono state 6.214 sentenze di sfratto su di una popolazione di 1.541.223 famiglie resi denti, con il rapporto di una sentenza ogni 248 famiglie, quasi il doppio dell' anno precedente. Con la sospensione della proroga ai primi di ottobre si presume un ulteriore innalzamento. Mediamente dall'istanza allo sfratto esecutivo, con una causa in corso, pu� trascorrere un anno e mezzo, dopodich� l'inquilino, ormai ritenuto abusivo, pu� essere allontanato dall'appartamento dalle Forze dell'ordine.

Le cause principali degli sfratti sono la conclusione del contratto di locazione, dopo il quale il proprietario pu� aumentare il canone costringendo cos� l'affittuario all'insolvenza se non accetta, oppure le morosit� accumulate.

In aggravio vi � anche il processo di cartolarizzazione, la vendita degli immobili da parte degli enti pubblici. L'operazione riguarda 60.000 inquilini, di cui si � stimato circa 3.000 non saranno in grado di acquistare il proprio appartamento. Dell'intera popolazione che usufruisce di queste abitazioni, il 13,5 % � composto da anziani, che essendo i soggetti piu deboli rischieranno maggiormente lo sfratto. I nuovi proprietari, dovranno per legge, aspettare nove anni prima di entrare effettivamente in possesso degli appartamenti, e quindi poter fare istanza di sfratto.

La manovra � conveniente per gli inquilini che possono acquistare a prezzi particolarmente agevolati, ma del tutto negativa per chi dovr� invece cercarsi una nuova casa senza pi� usufruire delle condizioni vantaggiose che aveva in precedenza.

Gli anziani dovranno cos� abbandonare le abitazioni, nelle quali molti hanno trascorso numerosi anni della loro vita, e dovranno trovare rifugi di emergenza per poter attendere l'assegnazione di un altro appartamento popolare, o essere inseriti in una casa di riposo pubblica o convenzionata oppure usufruire dei �buoni casa�. Tali attese, dato le cospi cue liste dell'ordine d� migliaia di famiglie, possono anche durare diversi anni.

Per tamponare questa emergenza, la Comunit� di sant'Egidio ha proposto diversi interventi, fra i quali, il ripristino da parte dello Stato della proroga degli sfratti nei casi pi� gravi. In aggiunta a questo provvedimento tampone, occorre incrementare la disponibilita di appartamenti a canoni agevolati, sia di propriet� pubblica che privata. Su questa linea il Comune ha recentemente siglato con le associazioni dei costruttori un contratto secondo il quale verranno messi a disposizione, per snellire le liste di atte sa, 2.300 appartamenti privati da affittare a canone agevolato in cambio di facilitazioni sui programmi urbanistici previsti dal piano regolatore.

Per ridurre lo sradicarnento degli anziani dal loro quartieri di origine, secondo la sant'Egidio, si potrebbe destinare una quota di alloggi popolari liberati ad anziani sfrattati presso lo stesso muruc�pio. Inoltre, il Comune dopo un accurato censimento del patrimonio residenziale, potrebbe individuare almeno una struttura riconvertendola in casa protetta, una residenza destinata agli anziani in difficolt�. In ultimo, un altro espediente potrebbe essere la diffusione dell' iniziativa di appartamenti dove pi� anziani possono coabitare e dividersi le spese. �Fra gli ultimi interventi dell'amministrazione comunale ha sottolineato l'assessore alle Politiche sociali Raffaela Milano , vi � l'accordo con la Regione di destinare nei prossimi anni 143 milioni per l'edilizia popolare�.

Rita Dietrich