Andr� Jarlan era parroco in un quartiere popolare di Santiago del Cile: il classico prete di frontiera in una zona difficile, dalle fortissime tensioni sociali. Era il 1984, un pomeriggio don Andr� era in parrocchia, fuori c'era una sparatoria della polizia, una delle tante ad insanguinare il quartiere. Un proiettile vagante lo colp�, lo trovarono morto con la testa reclinata sulla Bibbia che stava leggendo, aperta sul Salmo 129: �Dal profondo grido a te, Signore, ascolta la mia voce�.
Il sacrificio di padre Jarlan, che poco tempo prima di morire aveva scritto �Coloro che fanno vivere sono quel-li che offrono la loro vita, non quelli che la tolgono agli altri�, � stato ricordato ieri sera nella chiesa di San Bartolomeo all'Isola Tiberina, con un'affollata veglia di preghiera guidata da Monsignor Alejandro Goic Karmelicic, vescovo di Rancagua e Presidente della Conferenza Episcopale Cilena.
La cerimonia � stata organizzata dalla Comunit� di Sant'Egidio: che non ha scelto il luogo a caso. Per volont� di papa Giovanni Paolo II, dal Giubileo del 2000 la chiesa dell'Isola, che sorge sui resti di un antico tempio a Esculapio, custodisce la memoria dei martiri e dei testimoni della fede del XX secolo.
San Bartolomeo � affidata alla Comunit�: ai martiri moderni � dedicata la grande icona posta sopra l'altare centrale, mentre nelle cappelle laterali sono custodite le memorie dei martiri e dei testimoni della fede, vittime della violenza contro i credenti che ancora oggi colpisce con ferocia in molte aree del mondo.
Da ieri sera fra le memorie dei martiri c'� anche la stola di padre Andr�, che � stata collocata nella cappella de-dicata all'America Latina.
Ester Palma
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