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26/10/2005 |
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Alcune migliaia di pellegrini della Comunit� di Sant Egidio, da Roma e dall'Umbria, si sono recati nei giorni scorsi ad Assisi per ribadire ancora una volta la necessit� di trovare in questi luoghi le radici della pace. Per l'occasione una fiaccolata ha attraversato le vie del centro umbro, ricordando le croci del mondo e le attese di resurrezione di tanti. Nella piazza di fronte la basilica di santa Chiara sono risuonate le parole di Fr�re Roger Schutz, fondatore di Taiz�, maestro di preghiera. Una preghiera fatta di fronte alle croci del mondo, una delle quali � ancora oggi la condanna a morte, contro cui la Comunit� di Sant'Egidio si batte da anni. Questa memoria � stata affidata alle ultime parole di un afroamericano, Dominique Green, giustiziato un anno fa in Texas. Sulla piazza del comune il corteo ha fatto memoria dei poveri dell'Africa e del mondo intero. Povert� raccontata con le parole di Adam�, una bambina del Burkina Faso che vive in un villaggio abitato da lebbrosi e bambini. La fiaccolata � poi giunta davanti alla Basilica superiore. La lunga lista dei Paesi in guerra, letta prima di concludere la fiaccolata con un momento di preghiera in basilica, � risuonata come un invito a vivere quel �coraggio di un umanesimo di pace� a cui era dedicato l'ultimo incontro realizzato dalla Comunit� di Sant'Egidio a Lione, lo scorso settembre, proprio nello "spirito di Assisi".
Elisabetta Lomoro
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