Comunità di S.Egidio


 

26/10/2005

Ricordo di P. Jarlan ucciso in Cile nell'84
Testimone della fede

 

�Coloro che fanno vivere sono quelli che offrono la loro vita, non quelli che la tolgono agli altri. Per noi la resurrezione non � un mito, ma proprio una realt�; questo evento, che noi celebriamo in ogni Eucarestia, ci conferma che vale la pena di dare la vita per gli altri e ci impegna a farlo�. Cosi scriveva Andr� Jarlan, prete francese impegnato a favore dei poveri, ucciso in Cile il 4 settembre 1984. La sua figura di testimone della fede � stata ricordata a Roma venerdi 21 ottobre in una preghiera nella Basilica di san Bartolomeo all'Isola. La celebrazione, guidata dal presidente della Conferenza Episcopale Cilena, Mons. Alejandro Goic Karmelicic, si � svolta alla presenza dell'Arcivescovo di Santiago del Cile, il Cardinale Francisco Javier Err�zuriz Ossa, di alcuni Vescovi, di molti giovani della Comunit� di sant'Egidio, e di un nutrito gruppo di pellegrini cileni, giunti a Roma per partecipare alla cerimonia di beatificazione del padre Hurtado.

E' una memoria di un testimone della fede del Novecento che si aggiunge a quelle gi� presenti nella Basilica di san Bartolomeo la chiesa romana che, per volere di Giovanni Paolo II, custodisce la storia della sofferenza dei cristiani del XX secolo. Padre Andr� Jarlan era nato in Francia, a Reginac, nel 1941; a ventisette anni, poco dopo la sua ordinazione sacerdotale avvenuta nel giugno 1968, fu nominato vicario della parrocchia di Aubin, in una zona operaia. Presto mostr� la sua sensibilit� ad una pastorale rivolta al mondo dei lavoratori, divenendo assistente spirituale della JOC (la giovent� operaia cattolica) della diocesi di Rodez, a cui apparteneva. La disponibilit� a lavorare per il Vangelo anche al di l� dei confini della sua nazione Io condusse, nel 1983, a trasferirsi a Santiago del Cile, dove nel quartiere popolare chiamato �la Vitoria� pose il suo ministero sacerdotale al servizio dei giovani, in particolare di quanti vivevano gravi difficolt�.

Padre Jarlan, nel clima di repressione e di dittatura poliziesca che regnava in quel periodo in Cile, scelse la strada di una testimonianza di aurore gratuito e di condivisione con il mondo dei poveri, allora stretti tra difficolt� economiche, repressione politica, violenza diffusa. Dopo una sommossa scoppiata il 4 settembre del 1984 nel suo quartiere si prese cura di quanti erano stati colpiti dalla violenza, poi si ritir� nella sua abitazione, dedicandosi alla lettura della Bibbia. Ignoti assassini Io uccisero mentre leggeva la Sacra Scrittura: il suo corpo venne trovato mentre ancora sedeva alla scrivania, il capo reclinato colpito da un proiettile poggiava sulla Bibbia, aperta sul Salmo 129.

Durante la preghiera Mons. Goic Karmelicic ha donato alla Basilica la stola di padre Jarlan. Andrea Riccardi, salutando i presenti a nome della Comunit� di sant'Egidio, a cui � affidata la Basilica, ha evidenziato il valore della testimonianza di padre Jarlan, pacifico testimone di un Vangelo di amure e riconciliazione in una situazione di violenza diffusa. Un toccante ricordo del sacerdote francese � stato pronunciato da Monsignor Vial Risopatr�n, Vescovo di Temuco, che accolse padre Jarlan in Cile, essendo all'epoca vicario episcopale della zona Sud della diocesi di Santiago. Alla notizia della morte di padre Jarlan, gli abitanti del suo quartiere spontaneamente scesero per le strade accendendo migliaia di candele in sua memoria. Questo gesto � stato ripetuto in occasione della preghiera a s. Bartolomeo: centinaia di candele hanno brillato mentre in processione la stola di padre Jarlan attraversava la Basilica, omaggio ad un testimone del Vangelo, segno pasquale di vittoria sulla morte e sul male.