Comunità di S.Egidio


 

24/11/2005

LA QUARTA GIORNATA INTERNAZIONALE Il 30 novembre i cinque continenti si stringeranno idealmente intorno a Roma per la manifestazione promossa dalla Comunit� di Sant�Egidio. Milioni in piazza contro una pratica disumana
�No� alla pena di morte da 320 citt� del mondo
Aumentano le nazioni abolizioniste. Ma Cina, India e Giappone non rinunciano. Usa verso la millesima esecuzione

 

Una giornata di mobilitazione internazionale per gridare al mondo la barbarie della pena di morte. Il 30 novembre saranno 320 le citt� - tra cui 30 capitali - che nei cinque continenti si stringeranno idealmente a Roma per sostenere il movimento di opinione che, negli ultimi anni, sta erodendo consensi a una pratica disumana e inutile anche come deterrente al crimine. � la quarta Giornata mondiale delle citt� contro la pena di morte, lanciata quattro anni fa dalla Comunit� di Sant'Egidio che ha scelto come data la ricorrenza della prima abolizione della pena di morte dall'ordinamento di uno Stato europeo, il Granducato di Toscana, nel 1786. Incontri, manifestazioni e l'illuminazione di monumenti-simbolo uniranno le 320 �citt� per la vita�. A Roma alle 18 all'Auditorium del Parco della Musica interverranno rappresentanti delle organizzazioni internazionali, ex condannati a morte, testimonial e personaggi dello spettacolo. La serata si concluder� con un concerto del cantante americano Michel Bubl�. In Italia la giornata sar� preceduta, il 28 e il 29 novembre, dalla conferenza internazionale su Africa, pena di morte e diritti umani, che si svolger� tra Roma e Firenze con la partecipazione di 14 ministri della Giustizia di altrettanti Paesi africani, tre dei quali gi� abolizionisti (Mozambico, Liberia e Senegal), mentre altri stanno discutendo la possibilit� di una moratoria sulle esecuzioni. La conferenza, la prima a coinvolgere cos� tanti Paesi africani, si aprir� il 28 mattina all'Auditorium di Roma. Interverr� anche il cardinale Achille Silvestrini, poi tutti al Quirinale dal presidente Carlo Azeglio Ciampi. A oggi nel continente africano sono 13 i Paesi che hanno abolito la pena di morte. La mobilitazione della Comunit� di Sant'Egidio � sostenuta dalle principali associazioni internazionali per i diritti umani, raccolte all'interno della World coalition against the death penalty (tra cui Amnesty international, Ensemble contre la peine de mort, International penal reform, Fiacat). E quest'anno la Giornata cade alla vigilia di date significative e drammatiche: a fine novembre � prevista in Virginia la millesima esecuzione capitale nella storia degli Usa, ai primi di dicembre l'esecuzione in California di Stanley Williams, candidato al Premio Nobel per la Pace dallo stesso presidente George Bush. Fondatore della famigerata gang giovanile dei Crips a Los Angeles, condannato per duplice omicidio, Williams si dichiara innocente e in questi 24 anni di carcere ha scritto libri e si � adoperato in ogni modo per convincere i giovani ad abbandonare le bande criminali. L'unica speranza � un'amnistia del governatore Arnold Schwarzenegger. Dice il portavoce della Comunit� di Sant'Egidio Mario Marazziti: �La pena di morte � una grande sconfitta per la cultura della vita. Per secoli il mondo ha considerato normali e indispensabili la tortura e la schiavit�. Oggi - dice Marazziti - una parte del mondo concepisce anche la pena di morte come un pezzo di passato. Legittima al livello pi� alto, quello dello Stato, la cultura della morte, degrada la societ� che, uccidendo a freddo chi non pu� pi� nuocere, si mette allo stesso livello degli assassini. � immorale e inutile: le statistiche giudiziarie dicono che non serve a ridurre i reati gravi�. Tra gli Stati che la mantengono ci sono Paesi come Cina, Usa, India, Giappone e molti Paesi arabi. E a proposito del processo in corso in Iraq, Sant'Egidio si augura che �Saddam, se riconosciuto colpevole, non sia giustiziato. Sarebbe un'ipocrisia istituzionale. E non aiuterebbe il processo di pacificazione. Oggi il mondo pu� aspirare alla giustizia senza complicit� con la cultura della morte�.

la quarta Giornata internazionale

Il 30 novembre i cinque continenti si stringeranno idealmente intorno a Roma perla manifestazione promossa dalla Comunit� di Sant'Egidio. Milioni in piazza contro una pratica disumana

IL FENOMENO IN CIFRE

57 i Paesi mantenitori attivi della pena di morte

44 i Paesi mantenitori passivi o abolizionisti di fatto (la prevedono ma da almeno 10 anni non fanno esecuzioni)

115 i Paesi abolizionisti

5.523 le esecuzioni effettuate in 25 Paesi nel 2004

5.000 circa in Cina (il doppio secondo fonti non ufficiali)

197 le condanne eseguite in Iran, 82 in Vietnam, 70 in Corea del Nord e 59 negli Stati Uniti

(fonte: Comunit� di Sant'Egid�o e Nessuno Tocchi Caino)

Luca Liverani