Comunità di S.Egidio


 

24/11/2005

Il perdono
Nella lotta all'ingiustizia i familiari delle vittime a fianco dei condannati

 

Ex condannati a morte fianco dei familiari delle vittime. Storie diverse ma tutte drammatiche quelle che accomunano molti degli attivisti statunitensi della battaglia contro la pena di morte. Come quella di Bill Pelke, fondatore di Journey of hope e dell'Associazione familiari delle vittime per la riconciliazione. �Io sono cristiano - dice Pelke - e Ges� ha detto "chi � senza peccato scagli la prima pietra"�. Sua nonna di 78 anni a Gary, in Indiana, il 14 maggio 1985 � accoltellata 33 volte da quattro liceali per pochi spiccioli. Viene condannata a morte la 16enne Paula Cooper, 15enne all'epoca dell'omicidio. Bill, prima favorevole all'esecuzione come il resto della famiglia, capisce che sua nonna non avrebbe voluto un altro omicidio. Perdona l'assassina, mette in moto la mobilitazione che port� alla commutazione della condanna a 60 anni di carcere. Terribile la storia di Sonia "Sunny" Jacobs, 17 anni in carcere in Florida, di cui cinque nel braccio della morte, per un omicidio mai commesso. Rilascia ta nel 1992 non pu� riabbracciare il marito: Jesse Tafero, condannato per lo stesso omicidio, era stato messo a morte nel 1990, prima di poter provare la sua innocenza.

Luca Liverani