Fuori dalla storia. Come la schiavit�, anche la pena di morte deve diventare un pezzo di passato da dimenticare. E l'Europa � a fianco dell'Africa, continente che sta compiendo passi importanti per cancellare l'omicidio premeditato di Stato dai codici penali. A Roma, per il "Colloquio Africa for life", arrivano i ministri della Giustizia di dodici Paesi africani, invitati dalla Comunit� di Sant'Egidio - presente in 25 Paesi del Continente nero - e dalla Regione Toscana. Dal presidente Carlo Azeglio Ciampi, che li riceve al Quirinale, l'apprezzamento per �i passi da gigante di questi ultimi anni� fatti dai 13 Paesi abolizionisti e l'invito a proseguire verso �una visione moderna e alta della giustizia, ispirata alla sacralit� della vita e alla inviolabilit� della persona�. E gi� ieri i primi risultati: il ministro della Giustizia del Malawi, Henry Phoya, e il capo di gabinetto del ministero della Giustizia del Benin, Nicolas Aurelien Assogba, prendono l'impegno di passare dall'abolizione de facto alla cancellazione de jure. Un annuncio importante anche dal ministro della Giustizia della Liberia, Kabineh Janeh: �La Liberia - rivendica con orgoglio - ha fatto la storia come primo Paese africano indipendente nel 1847, oggi di nuovo col primo presidente donna del continente. Aiutateci a fare di nuovo la storia operando una riforma costituzionale che introduca il naturale rispetto della vita rendendo la pena di morte strumento del passato�. Le istituzioni italiane non fanno mancare il loro sostegno. Per il governo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta sottolinea che scegliendo di abolire la pena di morte �i governi africani sgombrano il campo da un alibi: gli Stati non si rendono pi� complici della legalit� delle uccisioni, cominciando con il dare un esempio�. Da parte sua, ricorda Letta, �l'Italia si batte per l'abolizione, spingendo nelle sedi europee per una presa di posizione collettiva� e �mantiene il suo appoggio alla proposta di una moratoria della pena capitale, che dovrebbe essere varata dall'Onu� Il vicepresidente della Corte Costituzionale chiede di pi�: �La moratoria sulla pena capitale non � sufficiente - dice Giovanni Maria Flick - bisogna riaffermare il principio del diritto alla vita. Oggi sono ancora 76 i Paesi al mondo che applicano la pena capitale�. Il vicepresidente del Csm, Virginio Rognoni, sottolinea per� la tendenza positiva: nel 1900 erano solo 3 gli Stati abolizionisti, nel 1945 ancora 8, nel 1978 erano 19, �oggi sono 85�. Parole commoventi arrivano da Vera Chirwa, 72 anni, indomita combattente per i diritti umani nel suo Paese, il Malawi. Prima donna avvocato dell'Africa occidentale nel 1967, esiliata col marito per il suo impegno, nel 1981 viene arrestata dal governo come cospiratrice e condannata a morte. Lei verr� graziata dopo 12 anni di carcere, il marito morir� in prigione. Oggi � commissaria per i diritti umani dell'Unione Africana. �Ogni volta che si apriva la porta, poteva essere per portarmi il cibo o per uccidermi. La pena di morte uccide anche prima dell'esecuzione�. Oggi Vera Chirwa sar� tra i testimoni della seconda giornata di 'Africa for life" che si sposta a Firenze con gli interventi dell'assessore regionale alla cooperazione Massimo Toschi e degli attivisti Usa George White, dell'associazione Famiglie delle vittime di omicidi per la riconciliazione, e Dave Atwood, della Coalizione texana per l'abolizione della pena di morte.
Il fenomeno in Africa
Sono 13 i Paesi africani che hanno abolito la pena di morte per tutti i crimini.
Restano 18 le nazioni del continente che la mantengono ma non eseguono da anni condanne.
22 i Paesi africani che mantengono e applicano la pena di morte
Luca Liverani
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