Comunità di S.Egidio


 

30/11/2005


Graziato il millesimo condannato a morte
Usa: niente esecuzione per Robin Lovitt nella giornata mondiale contro la pena capitale

 

Il governatore della Virginia ha concesso la grazia all�assassino che doveva essere, nella notte fra domani e gioved�, il millesimo condannato a morte giustiziato negli Stati Uniti dal 1976, cio� da quando le condanne a morte hanno ripreso a essere eseguite negli Usa.

La decisione del governatore Mark Warner, democratico e potenziale candidato alla nomination per le elezioni presidenziali del 2008, non � del tutto una sorpresa perch� le circostanze della condanna di Robin Lovitt, che nel 1998 accoltell� a morte un collega di lavoro, lasciavano margini di dubbio non sulla sua colpevolezza, ma sulla equit� del processo.

Una raffica di richieste di grazia erano state presentate al governatore Warner, che � a fine mandato e che, finora, non ne aveva mai accolto alcuna.

Anche i cinesi si adeguano. Forse gli americani hanno passato a Pechino la nota della Corte suprema del Tennessee che giudicava niente affatto crudele l�iniezione letale. Cos� la Cina ha deciso di attrezzare furgoni speciali per le esecuzioni e far risparmiare ai parenti la spesa della pallottola, che un ufficiale di polizia sparava nella nuca del condannato.

Quanta gente oggi verr� ammazzata in Cina, il grande Paese compagno d�affari di tutto il mondo? Oggi si celebra la quarta giornata contro la pena di morte, ideata quattro anni fa dalla Comunit� di Sant�Egidio.

Il titolo � assai semplice, in inglese, cos� lo capiscono tutti: �No justice without life �, nessuna giustizia senza la vita. La data � simbolica perch� il 30 novembre 1786, il Granducato di Toscana, primo Stato in Europa, abol� la pena di morte.

Questa sera 320 citt� di tutto il mondo si uniranno simbolicamente accendendo le luci sui monumento pi� importanti. � un modo per dire della vita che deve illuminare anche le coscienze pi� provate dall�odio e per dire che nessuno tra gli uomini ha il diritto di spegnere la vita, anche quella dei pi� cattivi. Ricordate Caino? Ebbene, dicono da anni la Comunit� di Sant�Egidio e le maggiori associazioni contro la pena di morte, che nessuno ha il diritto di uccidere Caino.

Eppure ci sono ancora 57 Paesi che lo fanno. In testa c�� il governo di Pechino. Secondo alcuni fonti il numero di 5 mila esecuzioni sarebbe addirittura da raddoppiare e cresce il sospetto che la pena di morte sia utilizzata un po� contro i criminali e un po� contro i dissidenti. Ma la stessa cosa potrebbe avvenire in Corea del Nord, che l�anno scorso ha ammazzato 70 detenuti. Le zone grigie sono molte, perch� buona parte dei Paesi che applicano la pena di morte spesso hanno problemi con i diritti umani.

Vale per l�Iran al secondo posto nella classifica con 197 pene eseguite, ma anche per il Vietnam, al terzo posto con 82 esecuzioni, la Corea del Nord, l�Uzbekistan con 50, l�Arabia Saudita con 38, il Pakistan con 29. I Paesi che l�hanno abolita sono 85, quelli che di fatto non l�applicano sono 40. Alcuni segnali positivi vengono dall�Africa, dove ben 13 Paesi hanno levato la pena di morte dal proprio ordinamento giuridico.

Poi c�� il caso degli Stati Uniti, Paese democratico, bastione della civilt�, che nel 1976 ha ripristinato la pena di morte. Ebbene, la grazia concessa ieri a Robin Lovitt ha evitato che gli Stati Uniti, proprio nella giornata mondiale contro la pena di morte, arrivassero all�esecuzione numero 1000, dopo aver raggiunto ieri mattina all�alba quota 998 e nel pomeriggio quota 999. Cos� restano 49 le persone messe a morte legalmente nel 2005 negli Usa. Nel 2004 erano arrivati a 59. L�anno del record americano � il 1999 con 98 esecuzioni.

Sono 33 gli Stati americani che prevedono la massima pena. In realt� la maggior parte non l�applicano quasi mai. In trent�anni pi� della met� delle esecuzioni sono avvenute solo in tre Stati: Texas, Virginia e Oklahoma. Eppure negli Stati Uniti si sta diffondendo, lentamente, l�idea che la pena di morte non serva come deterrente. I sondaggi accreditano il sostegno alla pena di morte da parte del 64 per cento degli americani, un dato in calo rispetto all�80 per cento registrato del decennio scorso. Forse � la continua scoperta di errori giudiziari ad aver minato la fiducia degli americani. Gli studi sull�inutilit� della pena di morte nella lotta al crimine, sono stati citati anche dalla Conferenza episcopale cattolica in un durissimo documento: �� ora che la nostra nazione abbandoni l�illusione che possiamo proteggere la vita togliendo la vita�.

Tuttavia la questione della pena di morte non � all�ordine del giorno da nessuna parte negli Usa.

Alberto Bobbio