Dodici anni da condannata a morte in una prigione del Malawi, 4380 giorni senza vedere nessuno tranne una guardia che porta il rancio e torna per riprendere le ciotole. Vera Chirwa � in Italia per partecipare alla Giornata della Vita, organizzata dalla Comunit� di sant'Egidio. Ha 71 anni ed � commissario dell'Africa per i diritti umani, simbolo della lotta contro la pena di morte nel continente. La sua presenza, ieri a Firenze, oggi a Roma, anticipa il lieto fine della sua storia, ma non la cancella. Anzi. E qui per parlare degli anni trascorsi in catene, delle violenze fisiche e di quelle psicologiche; di un tempo scandito dal rumore di un lucchetto aperto due volte al giorno dalla guardia di turno.
Un giorno - dopo dieci anni di quella vita - la porta si apr� a un ora insolita della sera. Forse era giunto l'ultimo giro di chiave, Vera lo aspettava: �una settimana prima avevano ammazzato mio marito, nulla di pi� probabile che toccasse a me�. Identica la colpa: aver tentato di opporsi al regime di Hastings Banda che per 30 anni semin� morte e orrore in Malawi. Identica, la pena: condanna a morte.
Quella sera nessuno le spieg� nulla. Vera ricorda il percorso nei corridoi del carcere e poi fuori, scortata da uomini armati. Sembrava un plotone di esecuzione. Invece era una marcia verso l'orrore. Davanti a lei all'improvviso apparve il corpo del marito. �Non piansi. Chiesi solo se potevo toccarlo�. Con esasperante lentezza giunse la risposta. �Potevo. Lo toccai. Poi recitai una preghiera e gli sussurrai un arrivederci�. Solo quando fu sola nella cella, al riparo dagli sguardi dei soldati, si concesse il privilegio di piangere.
Questa � Vera Chirwa, che l'anno scorso stava per diventare il primo presidente donna di uno stato africano dopo aver gi� conquistato il record di prima laureata in legge e primo avvocato dell'Africa meridionale. Quel che resta da dire per comprenderne in pieno la forza � che il marito era Orton Chirwa, fondatore del Malawi Congress Party, figura di spicco della lotta per la democrazia e la libert� del Paese, il padre dei suoi cinque figli, il compagno con cui aveva condiviso tutto: amore, politica, professione.
Perch� se in Occidente dietro un grande uomo c'� sempre una grande donna, a Vera, nel cuore dell'Africa, � capitato il contrario. �Una bambina nel Malawi di 60 anni fa in genere si sposava, faceva un numero imprecisato di figli e non molto di pi��, spiega. Ma lei aveva un'intelligenza e una voglia di studiare poco adatte al ruolo che le assegnava la societ�. Dopo le superiori decise di iscriversi all'universit�. I genitori presero tempo, alla fine la salvezza arriv� proprio dal matrimonio. Vera si spos� con un uomo che le disse: vuoi studiare? Studia pure. Vera studi�: esami, figli, un'intensa attivit� politica contro il colonialismo inglese. �Tre figli, uno dietro l'altro, poi una pausa�. Perch�? �Finimmo in prigione�, risponde. Nove mesi, poi furono liberati. Altri due figli, un'altra pausa, perch� Vera decise di proseguire gli studi a Londra. E i figli? �Se ne occup� lui, il pi� piccolo aveva 12 mesi�. Gli amici del marito gli predissero che la moglie presto avrebbe chiesto il divorzio. Orton non li ascolt�. La loro vita di famiglia felice sarebbe terminata di l� a poco ma non per colpa di Vera.
Flavia Amabile
|