Comunità di S.Egidio


 

Cronache (di Salerno)

01/12/2005

Ricca la partecipazione dei giovani
Disegni, poesie ed un lungometraggio

 

Dio non vuole la la pena di morte . Al centro della mostra allestita con i lavori delle scuole vi era un quadro raffigurante la Crocifissione di Ges�. Anche Ges� fu condannato a morte, ingiustamene. Dunque, i primi, davanti a Dio, nei quali Ges� si immedesima, portando le loro sofferenza, sono proprio i condannati a morte. Come hanno scritto nei loro cartelloni affissi alle bacheche nel Complesso di Santa Sofia, tra le varie associazione che nel mondo si interessao all�abrogazione della pena di morte vi sono oltre la Comunit� di Sant�Egidio, Amnesty International e Nessuno tocchi Caino. Quest�ultima associazione ricorda l�avvenimento narrato nel libro della Genesi, il primo della Bibbia: Caino, dopo aver ucciso Abele, continu� a vivere sulla terra; il signore non lo pun� per quanto aveva compiuto, ma anzi, avvis� tutti gli abitanti della Terra che se qualcuno avesse fatto qualcosa a Caino sarebbe stato maledetto fino alla settima generazione. Dio rispetta fino alla fine chi ha sbagliato ; la dignit� della persona umana va ben al di l� di quello che essa ha poputo compiere, per quanto sbagliato possa essere stato; nessuno ha il diritto di togliere la vita a una persona che ha sbagliato ; anche perch� gli toglie in questomodo la possibilit� di convertirsi, di cambiare vita. E uccidere una persona vuuol dire anche impedire che questi si reintegri all�interno della societ�, impedire che possa dare il suo contributo, unico e irripetibile, al genere umano. Tra le bacheche delle scuole elementari, medie e superiori di Salerno presenti al Complesso di Santa Sofia, vi era quello della scuola media �Lanzalone Posidonia� di Salerno. I ragazzi della scuola ci hanno spiegato quanto hanno creato. � Abbiamo realizzato � hanno detto � tutti i disegni contro la pena di morte presenti in questa bacheca, alcune poesie e un cortometraggio con l�ausilio delle professoresse Anna Teresa Avagnano e Concetta D�Urso�. Ma quali sono secondo questi ragazzi, le ragioni per cui non dovrebbe esistere la pena di morte. �Tutti hanno diritto a vivere� dice una studentessa. �Si pu� commettere anche qualche ingiustizia nella vita ed essere perdonati� ricorda un�altra studentessa. �L�esperienza pi� bella � ci spiegano infine � � stata quella del cortometraggio. Noi stessi abbiamo creato il soggetto, la sceneggiatura, il montaggio di questo cortometraggio, che abbiamo girato nella nostra classe, la terza E. Abbiamo ambientato la scena in un aula di tribunale. Gli imputati erano gl�i strumenti di morte, che avevano un avvocato difensore a favore della pena di morte. Vi era, poi, un avvocato contrario alla pena di morte. Per testimoniare contro la pena di morte, l�avvocato chiama cos� a testimoniaretre persone: un prete, che dice che tutti hanno diritto alla vita, una madre che piange il figlio impiccato ingiustamente; una vedova, che ha perso il marito giustiziato. Alla fine trionfa l�avvocato contrario alla pena. Il film � stato realizzato nell�ambito del progetto alla legalit� della nostra scuola, guidato dalla professoressa Franca Cannatelli. Hanno recitato, creato la sceneggiatura e montato il film gli studenti Alice Cancellari, Laura Erra, Claudia Mandia e Guido Petterutti. Hanno partecipato al progetto anche le classi seconda B, terza B, terza C, seconda D, terza D, terza E.