Comunità di S.Egidio


 

04/12/2005


UNO STRUMENTO DI CATECHESI RIVOLTO AI DISABILI MENTALI

 

�La lettura di questo cammino di catechesi educa tutti, sani e malati, perch� la Parola di Ges� � un Vangelo per tutti � la debolezza dei disabili diventa paradossalmente la loro forza per accogliere e comprendere sine glossa la Parola di Dio, che con la sua essenzialit� li colpisce come il lampo, in modo che le tenebre della loro mente vengano dissolte all�istante�: con queste parole mons. Angelo Amato, segretario della Congregazione per la dottrina della fede, ha presentato, ieri sera, sabato, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere il volume dal titolo �Il Vangelo per tutti. I disabili mentali e la domenica nella comunit� ecclesiale�. Si tratta del secondo libro che la Comunit� di Sant�Egidio pubblica sulla catechesi dei disabili; il primo volume �Ges� per amico�, edito nel 2002, si � rivelato un efficace strumento di preparazione ai sacramenti ed ha avuto un�ottima accoglienza di pubblico tanto che � stato ristampato e tradotto in tedesco e in francese. Questo secondo libro, la cui prefazione porta la firma di Gianfranco Ravasi, � stato scritto allo scopo di proporre un percorso di catechesi permanente per i disabili, scandito secondo i tempi dell�anno liturgico e arricchito con suggerimenti di metodo sull�ambiente, le immagini e i gesti.

Oltre a mons. Amato, hanno preso la parola: Adriana Ceciliani, disabile del Movimento �Gli Amici� della Comunit� di Sant�Egidio; Andrea Riccardi e Mario Marazziti, rispettivamente fondatore e portavoce della Comunit� di Sant�Egidio; Susanna Tamaro, scrittrice. Tra i presenti: Antonella Antezza, presidente del Movimento �Gli Amici�; numerosi disabili e amici della Comunit�.

�Vent�anni fa, noi della Comunit� di Sant�Egidio � ci ha detto Filippo Sbrana, volontario del Movimento �Gli Amici� e curatore del libro � ci siamo chiesti se davvero potesse esistere un ostacolo per cui il messaggio evangelico potesse non essere per tutti. La nostra risposta a questo interrogativo � stata: non � possibile! Questo perch� il Signore � la speranza, la vita e la gioia di tutti. Il problema era solo di trovare le modalit� per annunciarlo ai nostri amici disabili. Perci� abbiamo pensato di proporre loro un incontro personale e affettivo con la figura di Ges�, capace di toccare il cuore e rendere gioiosa tutta la vita�. La presentazione del volume �Il Vangelo per tutti� � stata preceduta dai canti gioiosi del Movimento che hanno riempito la basilica di un�atmosfera di festa. �Signore Ges� � hanno cantato all�unisono � che festa da re, � bello restare a tavola con te�. A questo punto Adriana Ceciliani ha parlato della sua fede: �Ho imparato che Ges� � vicino a noi, che non ci lascia mai e che basta pregarlo per sentirlo vicino. � Cos� come dice l�apostolo Paolo anche se sono debole la preghiera mi fa forte, anche se ho bisogno di aiuto posso aiutare chi soffre�. E poi ha concluso con il sorriso sulle labbra: �Sono felice di appartenere alla famiglia dei discepoli di Ges��.

� seguito l�intervento di mons. Amato che ha richiamato il simposio internazionale della Congelazione per la dottrina della fede del 2004 sul tema della dignit� e dei diritti della persona con handicap mentale. La sua riflessione � partita dalle parole del Santo Padre Giovanni Paolo II che nel suo messaggio sottolineava come �la persona disabile � un soggetto pienamente umano, con i diritti sacri e inalienabili propri di ogni creatura umana�. Il segretario della Congregazione per la dottrina della fede ha, quindi, evidenziato come il Vangelo, essendo �buona notizia uscita dal cuore mite e misericordioso di Ges��, deve essere annunciata a tutti, ai sapienti come agli incolti, ai grandi come ai piccoli e ai disabili. �L�attenzione evangelizzatrice della Comunit� di Sant�Egidio � ha osservato mons. Amato � verso i disabili mentali non � semplice filantropia o benevola compassione sentimentale. �, invece, carit� attenta, che diventa studio e valorizzazione positiva dei particolari e preziosi talenti delle persone disabili, alle quali si spalanca la luce, la gioia e soprattutto l�amore di Ges�. (�) Per i catechisti della Comunit� di Sant�Egidio la disabilit� non � stata vista come un ostacolo ma come un�occasione propizia per superare le barriere e aprire nuovi orizzonti di comunicazione per questi figli della Chiesa, che restano pur sempre ed essenzialmente immagine di Dio. Questo secondo libro di catechesi � ha continuato � � un gesto di puro amore. Come Ges� anche la Chiesa ama questi suoi figli e a loro dedica tutta la sapienza e l�esperienza di venti secoli perch� anche a loro possa giungere la Parola di Ges� ed essere accolta, compresa, vissuta�. Sorprendente � vedere come �la loro infermit�, che non frappone particolari filtri selettivi, diventa atteggiamento di aperta disponibilit� all�esperienza cristiana piena e gioiosa�. Al punto che �diventano loro gli esempi per noi di come accogliere il Regno di Dio, con la semplicit� e la fiducia piena, propria dei piccoli�. Un aspetto importante del metodo di fare catechesi con i disabili e il ricorso al supporto iconografico, ricorrendo anche ai capolavori dell�arte cristiana, la cosiddetta Bibbia dei poveri, come le opere di Giotto, di Duccio di Buoninsegna e di Andrea Mantenga. Qui �l�immagine non � ornamentale ma essenziale�, � predicazione evangelica. �� la catechesi sulla verit� di Dio � ha concluso mons. Amato � che si attua attraverso la bellezza. E la bellezza, che � linguaggio sommamente divino, � comprensibile a tutti, anche ai nostri fratelli disabili, il cui stupore forse � superiore a ogni nostra parola�.

Andrea Riccardi ha detto di scorgere un�esperienza pasquale, di Risurrezione, di �fede come vita pi� forte della morte� nell�esistenza dei disabili che �trovano la pazienza di accettare la croce del corpo e del limite�. Il cammino che � indicato nel libro si rivolge �a uomini e donne che, malgrado il limite della loro vita, hanno una responsabilit�, possono essere migliori�. E cos� �parlare di peccato ai disabili vuol dire credere che loro possono cambiare�; vi � proprio un capitolo nel libro dedicato al perdono. La stessa liturgia viene interpretata come strumento per ottenere il perdono, come medicina per il proprio dolore. La cosa che pi� colpisce leggendo il libro � che i disabili non parlano mai di una vita triste e brutta anzi parlano di una vita bella, perch� piena di amicizia e di buone azioni verso coloro che sono pi� poveri e pi� bisognosi di loro: i condannati a morte, gli anziani, i bambini, i poveri dell�Africa. L�amicizia � questo l�ingrediente principale della miracolosa ricetta del Movimento �Gli Amici� che conta oltre duemila membri. Questo libro dice innanzi tutto che la vita di ogni disabile ha valore per Ges� e per gli altri amici. Generalmente �chi si accosta al corpo di una persona disabile � ha aggiunto Riccardi � pu� avere un senso di bruttezza delle forme. � un senso estetico, in cui spesso il bello � disgiunto dal buono o non lo considera�. Al contrario �l�idea cristiana del bello non � disgiunta dal buono, infatti il termine ebraico Tob nelle prime pagine della Bibbia indica insieme il bello e il buono. �La realt� � che non c�� veramente bello � ha concluso � senza buono. Ce lo dicono questi nostri amici, quando parlano di una vita bella perch� buona, perch� trasfigurata dalla fede�.

Infine l�intervento di Susanna Tamaro che ha esaltato la diversit� dei disabili come fonte di ricchezza per una sempre pi� piena e completa comprensione della realt�. La scrittrice ha notato una certa vicinanza tra artisti e disabili mentali, in quanto entrambi usano delle lenti deformate attraverso cui guardano la realt�, la differenza � mentre l�artista pu� togliersi le lenti il disabile non pu� farlo. La serata si � chiusa tra i canti festosi de �Gli amici�, che alla fine hanno intonato l�emozionante inno del Movimento.

Pier Vincenzo Rosiello