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La Nuova Ferrara |
09/12/2005 |
Inaugurato il centro Dream (progetto Aids). L'ospedale � un punto di riferimento nel raggio di 200 km |
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�Quello che ti fa pi� impressione � vedere tanti bambini in condizioni disperate, siamo veramente in un altro mondo�. Andrea Rossetti, fotografo della Nuova, riporta innanzitutto questa immagine dal viaggio a Tharaka (Kenya), dove sorge l'ospedale costruito dai ferraresi. Rossetti era nel gruppo partito alla fine di novembre. Della delegazione guidata da Mauro Barioni, il vice presidente dell'associazione Emiliano De Marco, artefice del progetto ospedaliero - facevano parte anche l'assessore comunale Alessandra Chiappini, l'imprenditore Sergio Ambrosone (titolare della ditta Tubi Costruzioni), l'ingegnere Stefania Bergo, progettista dell'ala pediatrica, la giornalista di Telestense Dalia Bighinati e l'operatore Mirco Gadda. Il viaggio era legato all'apertura ufficiale del centro Dream, il laboratorio analisi per l'Hiv che � stato finanziato dalla Comunit� di Sant'Egidio; l'inaugurazione � avvenuta l'l dicembre, che � la giornata mondiale della lotta all'Aids; la capo progetto � la dottoressa Marina Todolini, un'infettivologa bolognese, mentre nel laboratorio � di casa la biologa ferrarese Monica Fortini. L'Aids e diffusissimo in questa zona del Kenya. SULL'ATTENTI. L'ospedale, diretto dal professore Giorgio Giaccaglia, � diventato un catalizzatore di concreta solidariet�, di progetti sanitari variamente finanziati ed � in continua espansione. �Si vede che l'ospedale � diventata una vera istituzione per la popolazione nel raggio di duecento chilometri � riferisce Rossetti - Solo a sentir parlare di Tharaka tutti si mettono sull'attenti e si fanno in quattro per aiutarti. I pazienti provengono da tutte le parti della regione, spesso con problemi molto gravi. Una delle patologie pi� frequenti � la malaria, arrivano anche molte persone con morsi da serpenti che se non curati in tempo possono portare alla morte. L'ospedale salva anche tante donne che hanno dei problemi con il parto. Il personale medico e composto da tanti dottori africani che vengono a fare una preziosa esperienza coordinate dal professor Giorgio Giaccaglia�. GIACINTO. A tutti i nuovi arrivati, e quindi anche a Rossetti, viene inevitabilmente presentato Giacinto: �E' un asino che � stato donato da un paziente per sdebitarsi, non aveva soldi e ha regalato questo animale che adesso � diventato la vera mascotte dell'ospedale�. IL BAZAR. La cucina dell'ospedale � gestita da personale locale che cuoce il cibo in grandi pentole. �L'approvvigionamento viene fatto nel minuscolo bazar del vicino villaggio, un negozio di due metri per due dove si pu� trovare di tutto. Riso e verdure sono i cibi pi� comuni, ogni volta che qualche delegazione arriva a Tharaka porta sempre una scorta di formaggio grana. La mensa dei dottori � spesso affollata, mediamente e una tavolata di 25-30 persone composta da molti medici italiani, alcuni dei quali vengono per imparare, per fare un'esperienza diretta altrimenti difficile da praticare, e da medici keniani�. L'acqua � garantita da un efficiente impianto di depurazione che rende potabile l'acqua del vicino fiume Mutonga. LE STRADE. L'ospedale dista circa 220 chilometri dall'aeroporto di Nairobi, per raggiungerlo si percorrono strade sconnesse, piene di buche, anche i rari tratti asfaltati sono pieni di avvallamenti. E questo � un dato di fatto sul quale n� l'ospedale, n� la missione all'interno della quale � situato, possono incidere. A resto di provvede. �La luce, ad esempio � assicurata, da due gruppi elettrogeni regalati da aziende italiane, � prevista prossimamente anche l'installazione di pannelli solari�. POLVERE. La delegazione non � arrivata a mani vuote. �Finalmente, grazie alla mediazione di Coop Estense - riferisce Mauro Barioni - � arrivata a destinazione una grande quantit� di latte in polvere, alimento fondamentale per la numerosa popolazione infantile che affolla l'ospedale�. Sono state consegnate ai medici anche molte confezioni di cefalosporine (un potente antibiotico) che sono state procurate dal medico di base Roberto Sgarbi. Grazie al contributo dell'imprenditore Sergio Ambrosone si stanno costruendo quattro nuovi alloggi, che andranno ad aggiungersi ai sei esistenti e ai tre della Casa del medico. IL SOGNO POSSIBILE. A febbraio - informa sempre Barioni - Tharaka avr� anche una vasca per curare gli ustionati, un'attrezzatura molto costosa che arriver� per merito del direttore della Divisione pediatrica del S. Anna Andrea Franchella. La vasca viagger� su un container insieme a 20 nuovi letti e materassi, un ecografo, 4 apparecchi radiologici (di cui 2 mobili), un concentratore di ossigeno, altro latte in polvere e 10 preziosissime batterie con inverter (stabilizzatore di corrente) che garantiscono 3 kilo-watt continui per alimentare i frigoriferi che contengono il sangue del progetto Dream. Perch� senza questi supporti tecnologici, che nel nostro occidente sono di casa, anche i migliori progetti possono rimanere dei sogni.
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