Comunità di S.Egidio


 

21/12/2005

Povert�
Solo il 17% delle persone rivoltesi al centro accoglienza di S.Egidio erano senza dimora. Alla presentazione della guida ''Dove mangiare, dormire, lavarsi'' la Comunit� rilancia l'allarme sulla povert� delle fasce ''normali'' della popolazione

 

Che la povert� relativa in Italia sia in aumento non � una novit�. Nel 2004 per l'Istat ci sono 800mila persone in pi� con un reddito inferiore al 50% del reddito medio nazionale, inferiore cio� a 511 euro. Il 13,2% della popolazione vive in condizioni di "povert� relativa", un dato da prendere con moderazione, ma comunque indicativo di un diffuso rischio di povert� che pesa sempre pi� sul ceto medio e incide maggiormente intorno al problema casa. Nel 2004 sono stati notificati 43.982 sfratti (+13,8% rispetto al 2003), di cui la maggior parte per morosit�, e il costo degli affitti � aumentato dal 2000 al 2005 in media del 49%, facendo registrare un +85% nelle grandi citt�, e un +139% a Roma, capitale degli sfratti, 1 ogni 248 famiglie residenti. L'Italia continua ad essere il fanalino di coda in Europa per la percentuale di alloggi popolari: l'8% contro il 35% dell'Olanda. A dormire per strada 2.000 persone solo a Roma, altri 3.000 ospiti nei centri d'accoglienza.

Ad accostare queste cifre tentando di scattare una fotografia della societ� italiana � il portavoce della Comunit� di Sant'Egidio, Mario Marazziti, che in occasione della presentazione questa mattina a Roma della XVI� guida ai servizi della citt� ha diffuso i dati sulle attivit� a Roma della Comunit� nel primo semestre 2005.

Al Centro di accoglienza di via Nicia, che distribuisce vestiario e alimentari ed effettua visite mediche, sono transitati dal 1984 ad oggi 8.400 italiani e oltre 120.000 immigrati. Fra quanti hanno frequentato il centro nel 2005 (1.349 persone, 750 donne e 599 uomini), il 53% ha pi� di 65 anni e solo il 17% � senza dimora. Percentuali simili si riscontrano tra i 333 nuovi iscritti nel 2005, 148 donne e 185 uomini. Di questi 223 vivono in un'abitazione e appena un terzo, 110, sono senza dimora. Il 29% inoltre ha pi� di 65 anni.

Avviene qualcosa di simile alla mensa di via Dandolo, aperta tre sere a settimana e aperta a italiani e stranieri. Il 70% degli ospiti sono stranieri, tendenzialmente pi� giovani e autonomi. Per gli immigrati � una situazione di passaggio, spesso contingente con l'arrivo in Italia, e che spesso si risolve a breve per quella grande capacit� di adattamento e spirito di sacrificio che accompagna le migrazioni. Il 71,2% degli immigrati utilizza la mensa per un periodo inferiore a un anno, il 68,8% degli italiani frequenta via Dandolo da pi� di un anno, e il 24,7% da pi� di 10 anni. Un italiano su 3 ha un'et� tra 35 e 44 anni e il 10,6% ha pi� di 65 anni.

Il disagio fotografato a Roma dai servizi di Sant'Egidio � quindi in linea con i dati Istat: la povert� interessa il ceto medio, famiglie con un'abitazione, anziani e, spesso solo per un periodo iniziale, gli immigrati. Per far fronte a questa situazione, come lo scorso inverno, la Comunit� ha aperto, presso Palazzo Leopardi, che gi� ospita 100 immigrati, un luogo di accoglienza per l'emergenza freddo. Attualmente vi sono ospitate una decina di persone, lo scorso inverno furono 32 e ognuna fu sistemata in strutture del Comune.

Settemila persone. Tante sono - secondo le stime di Sant'Egidio - le persone senza fissa dimora della citt� di Roma. 2mila dormono per strada ogni sera, circa 3mila sono ospiti nei centri di accoglienza notturni del Comune e delle associazioni di volontariato e almeno 2mila (per lo pi� zingari provenienti dalla Romania) occupano ripari di fortuna. Ad ognuno di loro, oltre che alle migliaia di immigrati e richiedenti asilo che si rivolgono ai servizi della citt� sar� consegnata a breve, per il XVI� anno consecutivo, la Guida "Dove mangiare, dormire, lavarsi", presentata oggi dalla Comunit� di Sant'Egidio e realizzata grazie al contributo delle Ferrovie dello Stato.

"La guida Michelin dei poveri" - cos� l'ha definita il portavoce della Comunit� Mario Marazziti - � un elenco di indirizzi e telefoni utili. Formato tascabile, non si unge, � suddivisa in 13 sezioni su 172 pagine. Vi sono elencate 25 mense, 31 dormitori, 13 centri docce, 24 ambulatori medici, 98 centri di ascolto, 8 telefoni d'aiuto, e tutti i servizi sociali, anagrafici e sanitari della citt�, oltre agli indirizzi di consulenza per la ricerca lavoro, le pensioni e la casa. Una sezione apposita per i servizi agli stranieri. La guida � essenziale e versatile, pensata per persone senza fissa dimora, immigrati, richiedenti asilo, vittime di tratta, usura o violenza, minori non accompagnati. I servizi censiti vanno dalle strutture convenzionate col Comune ai centri parrocchiali, dagli Ospedali ai Sert, dall'Inps agli sportelli legali volontari, ovvero tutto il variegato mondo dei servizi per il disagio. Analoghe guide sono state curate da Sant'Egidio a Firenze, Genova, Napoli e Barcellona. Le 15.000 copie stampate saranno distribuite nelle mense, nei dormitori, nei servizi sociali e dalle unit� di strada. E proprio al servizio di strada di Sant'Egidio - che impegna ogni sera 1.000 volontari nella preparazione e distribuzione di 2.000 pasti a 1.487 persone in 75 punti della citt� - spetter� l'animazione per strada della vigilia di Natale e dell'ultimo dell'anno.

Sotto le feste la solitudine si fa sentire di pi� e per questo la Comunit� promuove una serie di iniziative che culmineranno nei 35 pranzi di Natale, che coinvolgeranno solo a Roma 8-10mila persone, 20mila in tutta Italia. Confermato anche quest'anno il tradizionale pranzo in Basilica, a Santa Maria in Trastevere, dove siederanno 500 invitati tra volontari, anziani, immigrati e persone senza dimora. A per finire l'anno a San Silvestro pranzo di beneficienza all'Auditorium.

Gabriele Del Grande