Comunità di S.Egidio


 

22/12/2005

Ottomila nuovi poveri per strada
Presentata la guida di sopravvivenza 2006 �Dove mangiare, dormire, lavarsi� per aiutare chi � diventato clochard
I dati di Sant'Egidio: la perdita del lavoro fra le prime cause del disagio

 

E' STATA presentata ieri mattina la nuova guida "Dove" della comunit� di Sant'Egidio, un libricino tascabile, con tutti i riferimenti per i senza tetto su dove recarsi in caso di bisogno. �Una sorta di guida "Michelin" per permettere ai barboni e ai pi� indigenti di sopravvivere a Roma - spiega Mario Marazziti, portavoce della comunit� - come ogni anno la pubblichiamo per aiutare i poveri, per fargli sapere dove andare per mangiare, dormire o lavarsi. Ci sono anche diversi numeri di emergenza, ed � scritta in maniera chiara e con molti simboli, proprio perch� sia comprensibile a tutti�. Finora ne sono state stampate 15mila copie, e verranno distribuite gratuitamente dai volontari ai senzatetto, alle associazioni caritatevoli e in parrocchia. S�, perch� la povert� aumenta, insieme al numero di persone che quotidianamente si rivolgono alle associazioni caritatevoli come la comunit� di Sant'Egidio. Una situazione allarmante, basti pensare che solo nella capitale si contano 8.000 persone senza fissa dimora, di cui 2000 ogni sera dormono all'addiaccio, senza un riparo, n� una coperta, 3.000 sono ospiti nei centri di accoglienza notturni del comune e delle associazioni di volontariato, altri 3.000 in ripari di fortuna, come fabbricati fatiscenti, case occupate, baracche improvvisate con cartoni e pezzi di lamiere. Secondo gli ultimi dati resi noti dall'Istat il 13,2% della popolazione, ben 2.674.000 famiglie - quindi 7.588.000 persone - vivono in una condizione di povert� relativa (con meno della met� del reddito medio mensile procapite di 551 euro) e le previsioni per il futuro non si prospettano certo pi� rosee. Infatti accanto ai dati ufficiali c'� un sommerso di famiglie che per vergogna si nasconde dietro il silenzio e gli stenti. Le famiglie pi� povere si concentrano al Sud, con un rapporto di uno a sei rispetto alle province del nord, e sono soprattutto quelle formate da nuclei numerosi con un solo componente che lavora, dai disoccupati e dagli anziani. Al primo posto tra le cause della povert�, oltre al lavoro, la casa. �Roma � al primo posto nella speciale classifica degli sfratti causati, in gran parte, da morosit� - continua Marazziti - Nella capitale una famiglia su 248 ne ha subito uno�. Poi c'� l'indebitamento da usura, per pagare gli affitti, arrivati a cifre "stellari": a livello nazionale dal 2000 al 2005 gli affitti infatti sono aumentati del 49%, 88% nelle grandi citt� e nel caso specifico di Roma ben del 139%. Proprio per questo motivo le convivenze e le coabitazioni sono all'ordine del giorno. Inoltre influisce anche il rincaro dei prodotti alimentari, molte persone che si presentano ai centri di accoglienza sono spesso in stato di salute precaria proprio per scarsa alimentazione.

Molti poveri anche fra gli immigrati: la comunit� di sant'Egidio dal 1988 a oggi ha ospitato pi� di 120mila immigrati, 11mila solo a Roma: �C'� una grande differenza fra la povert� italiana e quella degli immigrati - spiega Marazziti - a Roma 7 immigrati su 10 frequentano i centri di accoglienza per meno di un anno, gli italiani invece solo uno su 5 riesce a tornare autonomo nello stesso arco di tempo. Il fatto � che gli immigrati sono persone pi� disposte a fare qualsiasi tipo di lavoro, e resistono meglio alla fatica. Per gli italiani invece � pi� difficile reinserirsi nel mondo del lavoro�. Nel 2005 la Comunit� di Sant'Egidio ha prestato aiuto a circa 1349 persone, la maggior parte uomini e di gran lunga sopra i 65 anni. Ogni giorno mille volontari della comunit� si prodigano nell'aiutare i poveri della citt�, preparando e distribuendo pasti per i 75 punti di ritrovo a Roma. Con l'arrivo del freddo hanno messo a disposizione un luogo di accoglienza presso palazzo Leopardi. Anche quest'anno verr� offerto il pranzo natalizio e verranno distribuiti regali ai poveri.

Giulia Martelli