Comunità di S.Egidio


 

22/12/2005


�Dormire e lavarsi�, guida per clochard
Presentata ieri dalla Comunit� Sant'Egidio, contiene 822 indirizzi romani per i senzatetto I pi� sfortunati sono italiani e anziani, senza un lavoro n� una casa

 

Sono sempre pi� numerosi i senza tetto che vivono nella capitale: 7 mila. Di esti 2 mila vivono per la strada, 3 mila sono ospiti nei centri di accoglienza notturni, 2 mila occupano ripari di fortuna, come fabbricati fatiscenti e strutture abbandonate.

A loro � destinata la guida "Do-ve mangiare, dormire, lavarsi", ormai alla 16a edizione, presentata ieri dalla Comunit� di Sant'Egidio, e che contiene 822 indirizzi utili, dal mangiare a dove alloggiare, all'assistenza lega-le e sanitaria nella citt� di Roma. Un'idea che costituisce un autentico manuale di sopravvivenza, e che nasce, nel 1990, con lo scopo di condividere i circuiti di solidariet� a cui ogni "barbone" fa riferimento. E sempre per migliorare la loro qualit� del-la vita i giorni di Natale e Capo-danno, in Santa Maria in Trastevere e in altri 35 posti, ci sar� il tradizionale pranzo per il quale � prevista una presenza di 1600 persone.

Ma progetti paralleli esistono anche in altre grandi citt� italiane, come Firenze, Genova, Na-poli, e straniere, come Parigi: centri in cui il problema cei "senza casa" � molto esteso.

Come ha ricordato Mario Marazziti, negli ultimi anni, e in particolare nel 2005, la situazione si � aggravata, e non solo per gli immigrati, ma anche per le famiglie italiane. Sempre secondo il responsabile del centro di accoglienza, infatti, il problema si sta dividendo in due rami: uno di forte emergenza, soprattutto per gli stranieri, ma che non dura pi� di un anno, e una situazione cronica, della quale sono vittime specialmente gli anziani. Se infatti gli homeless immigrati sono giovani e trovano lavoro, anche se saltuario, piuttosto facilmente, i "barboni" italiani, in-vece sono per lo pi� anziani o persone di mezza et�, che hanno notevoli difficolt� per superare lo sfratto subito o per rientrare nel mondo del lavoro dopo il licenziamento.

E a questo si aggiunga il problema della estrema povert�, sottolineato durante la presentazione, che non riguarda solo i "senza dimora". Secondo dati Istat, infatti, in Italia sono 7 milioni e 588 mila le persone che "vivono" con meno della met� del reddito medio pro capite (551 nel 2004). Un numero che � cresciuto rispetto all'anno scorso, con un aumento di 800 mila persone, che corrisponde al 13,2% della popolazione nazionale.

Francesca Schicchi