Pranzo di Natale nelle chiese, nelle case, nei centri per anziani, per handicappati, nelle carceri, in alcuni casi per le strade: anche quest'anno la Comunit� di sant'Egidio ripropone il tradizionale pranzo del 25 dicembre in luoghi e ambienti aperti a chi vive in solitudine e in difficolt�. II pranzo di Natale con i poveri � ormai una tradizione della �Sant'Egidio� da quando, nel 1982, un piccolo gruppo di persone povere fu accolto attorno alla tavola della festa nella Basilica di S. Maria in Trastevere. Erano circa 20 invitati: c'erano alcuni anziani del rione, che in quel giorno sarebbero rimasti soli, e alcune persone senza fissa dimora conosciute nelle strade romane.
�Da allora - ha ricordato l'organizzazione di volontariato sono passati pia di 20 anni: la tavola si � allargata di anno in anno e da Trastevere ha raggiunto tante parti del mondo, dovunque la Comunit� di sant'Egidio e presente�.
Un Natale straordinario che lo scorso anno ha coinvolto decine di migliaia di persone in oltre 50 paesi diversi: gente che vive nella strada, negli istituti, nelle carceri: tutti quei poveri che la Comunit� aiuta durante l'anno e molti altri che si sono aggiunti per la festa.
L'identikit dell'utente delle mense della comunit� di sant'Egidio negli ultimi anni � mutato: �Vengono molti anziani sottolinea Mario Marazziti - che vivono magari dall'altra parte di Roma e che si sobbarcano lunghi viaggi in autobus perch� hanno assoluto bisogno di generi alimentari, o di vestiti. E in media frequentano la mensa in un arco di tempo pi� lungo rispetto agli stranieri, che si sistemano prima�.
La festa di Natale arriva dappertutto: si pu�, anzi si vuole - sottolineano ancora dalla Comunit� di Sant'Egidio - fare festa nei,tanti luoghi tristi, di dolore del mondo. E per questo che la Comunit� vuole festeggiare il Natale anche in strada, in carcere, negli istituti, dove vivono tante persone sole: bambini, anziani, malati, negli ospedali, dove almeno per un giorno si pu� dimenticare il peso della malattia e della solitudine.
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