Comunità di S.Egidio


 

30/12/2005


Quei tre bimbi in ospedale ricoverati senza la mamma

 

�Se suo figlio, con meno di tre anni, fosse ricoverato in ospedale, lei lo lascerebbe da solo?� E il ministro rispose inorridito di no, promettendo di eliminare presto un simile obbrobrio. E invece i figli delle detenute, bimbi molto piccoli, continuano ad essere ricoverati in ospedale soli soletti senza madre. Le mamme restano a Rebibbia Femminile e loro, bimbi con meno di tre anni che si ammalano in carcere, finiscono in una corsia da soli. Ma Alessia, una rom di due anni e mezzo, portata il 27 dicembre con la febbre alta a Pediatria dell'ospedale Pertini, non ha pi� smesso di piangere rifiutando cibo e medicine. In roman� chiedeva: Kai male? �Dov'e mamma?�. Uno strazio per tutto il reparto, finito ieri quando l'hanno presa e riportata a Rebibbia. Dietro si � lasciata altri due bimbi del carcere, il pi� piccolo di soli 2 mesi e mezzo. Ricoverato per broncopolmonite.

Alessia piangeva a dirotto, la paziente caposala di Pediatria cercava di consolarla, le mamme degli altri piccoli ricoverati hanno fatto altrettanto, due donne rom che assistevano i loro piccoli hanno cercato di calmarla. Ma Alessia, nonostante la febbre, ha continuato a piangere e a chiedere della madre. Come pu� farlo una bimba di poco pi� di due anni.

Al Pertini si ripete una triste storia che non sembra non trovare mai fine: quella di bambini, piccoli se non piccolissimi, che nonostante le stesse disposizioni delle leggi in vigore, vengono ricoverati senza poter avere al capezzale le proprie madri. E� uno spettacolo che non ha mancato di commuovere chiunque sia incappato nel triste fenomeno dei piccoli reclusi, bambini che fin dalla pi� tenera et� sono costretti ad assimilare volenti o nolenti le leggi del carcere e che se si ammalano sono costretti ad affrontare 1'ospedale da soli. Il vero guaio � una febbre troppo alta o anche una qualunque malattia esantematica. Allora perdono anche quel poco di famiglia che fino a quel momento si era conservato dietro le sbarre.

Per questo Alessia era inconsolabile. Riportata lei in carcere, sono restati in ospedale da soli Oliver e Samantha. Oliver ha solo due mesi e mezzo e sta in una culletta con la broncopolmonite che 1'ha assalito tra le mura del carcere. Il piccolo, figlio di una rom dentro per furto, respira male, ha la febbre, viene assistito amorevolmente dall'equipe pediatrica del Pertini che gli somministra antibiotici attraverso 1'aerosol. Sua madre non pu� allattarlo pi� 1'allattamento delle rom si prolunga spesso fin oltre 1'anno d'et� i seni gonfi di latte sono gi� un problema per la donna, lui nella sua culletta chiss� di cosa si accorge. Certamente non sente pi� la voce della madre vicino a se.

Samantha, 1'altra bimba che viene dal carcere, ha due anni e mezzo. La piccola ha una bronchite, ha avuto febbre alta, e andata incontro anche a complicazioni. Neanche lei pu� sentire la mano di sua madre sulla fronte. In carcere queste mamme come la sua, dentro quasi sempre per reati come il furto e che quasi tutte in attesa della prima udienza del loro iter processuale, aspettano. I loro nomi? Vasnjia...

Simona Crea, di �A Roma insieme�, dice: �E pensare che abbiamo raccolto firme per una proposta di legge che giace ora alla Commissione giustizia della Camera. Prevede tra 1'altro che le madri detenute possano accompagnare i loro figli in ospedale��. Aggiunge Paolo Ciani, volontario di Sant'Egidio: �Si parla molto di famiglie e di aiuti alle famiglie, ma se le famiglie sono di detenuti o di rom i diritti fondamentali sembrano dissolversi...�.

Paolo Brogi