Comunità di S.Egidio


 

Il Velino diplomatico

31/12/2005


Aids: da S. Egidio prove di sanit� pubblica in Africa

 

Il prossimo 7 dicembre il Nunzio Apostolico in Kenya, monsignor Alen Paul Lebeaupin, e l�ambasciatore italiano a Nairobi, Enrico Gerardo Di Maio, sono attesi a Materi, nel distretto del Tharaka, a circa 280 chilometri a nord-est della capitale. I due diplomatici saranno tra i primi a visitare il Materi missionary hospital, una nuova struttura di eccellenza per la cura dell�Hiv/Aids secondo il protocollo Drug resources enhancement against Aids and malnutrition (Dream) messo a punto dalla Comunit� di Sant�Egidio. Dream non � una semplice terapia antriretrovirale con standard di cura paragonabili a quelli dei Paesi occidentali, ma presuppone un vero e proprio approccio olistico, teso a recuperare il benessere complessivo del paziente, proprio a partire dal superamento della malnutrizione. In Mozambico, Dream � sperimentato da alcuni anni e ha registrato risultati molto importanti, tra i quali la drastica riduzione della trasmissione del virus da madre a figlio. Dei 1.100 bambini nati da madri sieropositive, infatti, il 97 per cento era sieronegativo alla nascita. Per curare un malato di Hiv/Aids in Africa con Dream sono necessari 600 dollari l'anno per paziente e uno dei principi cardine del protocollo � l�assoluta gratuit� delle cure. A questo scopo sono stati individuati una serie di donatori internazionali pubblici e privati che assicurino la continuit� delle terapie.

In Mozambico, ad esempio, esistono dieci centri Dream integrati nel sistema sanitario nazionale che forniscono assistenza a undicimila sieropositivi di cui 4.200 ammalati di Aids. Sant�Egidio � implementing partner dell�Organizzazione mondiale della sanit� (che copre circa il 75 per cento delle spese) e gode del sostegno dei ministeri per la cooperazione di Francia, Finlandia e della spagnola Catalogna, mentre nel passato � stato finanziato da Svezia e Germania. Un anno di cure in Mozambico � costato circa due milioni di dollari. Il donatore � diverso in ogni Paese: in Malawi Dream viene finanziato da Banca Intesa e Fondazione Cariplo; in Tanzania dalla fondazione svizzera Accentus e la Conferenza episcopale italiana; in Malawi il Lussemburgo e la fondazione svizzera Balzan. Assente invece la cooperazione italiana che, pur essendosi fatta carico in passato dell�allestimento dell�ospedale di Materi, non finanzia il progetto in nessun Paese africano. Per quanto riguarda il Kenya, la formazione delle maestranze � stata curata dai medici dell�ospedale di Ferrara mentre il finanziamento � stato garantito dalla sanit� pubblica statunitense (sotto le insegne dei Centers for disease control and prevention). Oltre alla gratuit� delle cure, sono da sottolineare altri due principi guida di Dream: uno politico-istituzionale ed uno sociale. In ogni Paese Sant�Egidio ha siglato un protocollo di intesa con il ministero della Sanit� locale per la gestione congiunta delle strutture; inoltre � previsto l�utilizzo estensivo del personale locale (Improve local capacity building) sia in ambito strettamente clinico sia per la manutenzione delle apparecchiature mediche. �� una piccola rivoluzione culturale e sociale � ha dichiarato Giovanni Guidotti, membro dello staff medico del progetto � che fa della cura dell�Aids uno strumento di democratizzazione dell�Africa, offrendo gratuitamente le cure migliori ai cittadini pi� poveri si trasforma la salute da optional a diritto�.