Comunità di S.Egidio


 

31/12/2005

Neve sul Vesuvio,weekend gelato
Scatta un piano d'emergenza per accogliere i clochard La Comunit� di Sant'Egidio ha stampato una guida da distribuire nelle stazioni

 

VENTI posti letto disponibili presso il dormitorio pubblico per �l'emergenza freddo�, distribuzione di coperte, di pasti, sacchi a pelo e bevande calde, camper che girano di mattina e di notte per scovarli. Loro sono gli homeless, quelli senza fissa dimora, quelli che possono rischiare anche di morire assiderati, come � successo alcune notti fa presso la stazione della metropolitana di via Cavalleggeri. Comune, Caritas e organismi di volontariato intensificano gli interventi perch� i �barboni� possano avere l'opportunit� di fronteggiare l'ondata di gelo, mentre fra qualche giorno sar� disponibile presso la stazione centrale un'altra struttura, Help Center, che dovrebbe essere in grado di intercettare i bisogni dei senza fissa dimora e di chi si trova in grave difficolt�, una struttura che, ricorda Clementina Chieffo, responsabile dei servizi di inclusione sociale del Comune, vuole essere anche una sorta di sportello informativo per individuare una serie di esigenze.

E la Caritas ha allertato tutte le sue strutture. a cominciare dal Binario della solidariet�. nei pressi di piazza Garibaldi dove, con l'ausilio di 14 gruppi di aiuto, oltre al normale lavoro di accoglienza. saranno dati sacchi a pelo e coperte a tutti quelli che si trovano in una situazione di grave disagio; senza contare il centro di ascolto itinerante, sul territorio. dalle 18 alle 24, per individuare quelle persone che hanno bisogno di aiuto. Dal canto suo la comunit� di S. Egidio ha stilato la guida �Dove mangiare, dormire, lavarsi�, stampata in 5mila copie e distribuita in tutte le zone a chi non ha un tetto per ripararsi; un numero che, si fa rilevare, nell'area metropolitana di Napoli, � intorno alle 1200 persone, ma che pu� variare a seconda dei flussi di immigrazione. �� evidente -sottolinea Giuseppe Brancaccio, della Comunit�- che bisognerebbe dotare la citt� di pi� centri di accoglienza�.

Carmela Maietta