Centinaia di genovesi hanno sfilato ieri dalla Nunziata a San Lorenzo per la pace. Contro le guerre, tutte le guerre, nella manifestazione organizzata in tutt�Italia dalla Comunit� di Sant'Egidio. Hanno ricordato tutti i teatri di conflitto nel mondo, accendendo candele e marciando con palloncini colorati e cartelli con i nomi dei 34 Paesi dilaniati dalle bombe e dai massacri. �Ricordiamo tutte le terre - era l'appello della Comunit� - che attendono la fine della guerra, fonte di sofferenza per tanti popoli e "madre" di tutte le povert�.
A Genova l'iniziativa � stata anche un momento di riflessione e dialogo tra le chiese cristiane. Alla Nunziata, tra canti e salmi, hanno parlato i tre riferimenti dei differenti orientamenti della cristianit�. II cardinale Tarcisio Bertone, arcivescovo di Genova; il pastore Valdo Benecchi, della chiesa evangelica valdese; padre Vladimir Zelinskij, della chiesa ortodossa russa. La loro visione della pace ha toni simili, ma plasmati con timori diversi: per i valdesi tutto deve ripartire dalla "Verit�", per gli ortodossi dalla "Riconciliazione", per i cattolici dall�"Amore". E il confronto, franco e aperto, � stato profondo, basato sulle Scritture, ricco di storia e citazioni. Anche pungente. Con il pastore Benecchi e padre Zelinskij a ricordare quanto sia ormai insostenibile la frattura millenaria dei cristiani, il cardinale Bertone a cercare una mediazione, una sintesi ricordando le parole di Leone Magno.
Quando i bambini genovesi del �Paese dell'arcobaleno" hanno aperto il corteo pacifista, il dibattito tra gli aIti funzionari delle chiese si era appena concluso dentro la basilica stipata dai fedeli (se si esclude il duo di Rifondazione, Patrizia Poselli e Dante Taccani, i politici non si sono visti). E' stato pastore Valdo il primo a discutere di pace. Pace � Verit�: e quale � la Verit�? Ges� Cristo in persona, che chiama i suoi discepoli a testimoniarla nel mondo. Con un monito incorruttibile: non scambiate la mia fede, la mia verit� come una bandiera al grido della quale si pu� marciare contro altre fedi, altri popoli; alla stregua di una qualsiasi ideologia, per quanto �occidentale�.
Quindi padre Vladimir, concentrato su ci� che la Bibbia ha tramandato senza possibilit� di incomprensioni: la pace diventa per gli ortodossi una vocazione personale, intima, interna al cuore dei singoli; mettendo in discussione se stesso, l'uomo cambia il mondo. Non gi� dunque una �verit� da usare contro�, ma �una continua necessit� di riconciliazione�, affinch� la �pace non sia un semplice armistizio ma una condizione perpetua�.
Conclude il cardinale Bertone: �Ricerca di verit� e riconciliazione fanno parte del messaggio che il Signore ci ha lasciato. Vi lascio la pace vi do la mia pace. Dobbiamo dare tutto, riscoprire la grammatica del dialogo. Per fare questo serve concordia, un diffuso amore fraterno. Siate assetati della giustizia superiore, che sorpassa quella scritta dagli scribi e dai farisei. Amatevi come ho amato voi: e diventate tutti costruttori di pace�.
Gio. M.
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