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Il Giornale di Napoli |
02/01/2006 |
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Inizio dell'anno all'insegna della pace e della fratellanza tra i popoli. Ieri, in occasione della 39� Giornata Mondiale della Pace, la Comunit� di Sant'Egidio si � unita al messaggio del Papa Benedetto XVI, organizzando una marcia a Napoli ( solo una delle 280 manifestazioni delle 60 nazioni aderenti all'iniziativa) per ricordare tutte le terre che nel Nord e nel Sud del mondo attendono la fine della guerra. La marcia � partita da piazza Dante e, passando per via Sant'Anna dei Lombardi, piazza del Ges� Nuovo e piazza San Domenico Maggiore, un corteo lungo e silenzioso ha raggiunto la chiesa di San Lorenzo Maggiore, per una preghiera d� pace. �Oggi siamo nel cuore pulsante di Napoli per dimostrare e ricordare che la pace non solo � possibile, ma � un nostro diritto� cos� Giuseppe Brancaccio, della Comunit� di Sant'Egidio, all'inizio della marcia. Hanno risposto all'appello il sindaco Rosa Russo lervolino e il presidente della Provincia Dino Di Palma. Il Sindaco ha fatto i complimento alla comunit� di Sant'Egidio puntando poi sulla cooperazione come fratellanza ed amore verso il prossimo. �Solo questo � in nostro potere - ha detto - creare una cultura della pace; per le guerre internazionali purtroppo non possiamo fare altro, ma � gi� tanto. � questa � l'occasione giusta per non cadere nell'errore di pensare solo alle guerre che i mass media ci ricordano quotidianamente, ma per ricordare anche piccole realt� dimenticate ma ugualmente importanti�. Con lo stesso entusiasmo anche Di Palma: �La realt� di Sant'Egidio, � una delle realt� pi� belle della nostra terra. La pace, per come la intendo io, necessita di giustizia sociale e di un impegno costante delle istituzioni contro il disagio sociale. La pace deve essere chiesta a forte voce, dal cittadino come singolo, dalla societ� come comunit� morale e dalle istituzioni. Per questo oggi siamo qui�.
Veronica Cardella
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