Comunità di S.Egidio


 

06/01/2006

CIRCA CINQUECENTO PERSONE IN CORTEO FINO A PIAZZA PORTANOVA
Fiaccole e colombe contro la guerra

 

�Secondo me la pace � una festa. Vorrei che la vivessero tutti i bimbi del mondo�. Cos� Martina Giannattasio, con i suoi sette anni, prova ad esprimere un suo pensiero da sotto la sciarpa che l'avvolge. Circa cinquecento persone, nonostante il freddo, hanno partecipato ieri sera alla marcia della pace. Sono state distribuite centinaia di piccole colombe di carta bianca, ciascuna con una frase di fratellanza. Parallelamente sono stati recati in corteo una quarantina di manifesti per ricordare altrettante guerre che ancora insanguinano il paese, dalla Cecenia all'Iraq. La marcia � stata organizzata dall'Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, insieme con la Comunit� di S. Egidio, la Caritas diocesana e la consulta per le Aggregazioni Laicali, che in occasione del messaggio di Benedetto XVI "nella verit�, la pace", hanno voluto un momento aperto a tutta la citt�, non solo alla comunit� religiosa. C'erano i gruppi di quartiere, gli scout, le associazioni di volontariato, come le Misericordie, l'Asdapa, le famiglie. Per le istituzioni c'erano Massimo Cariello ed Ermanno Guerra, rispettivamente in rappresentanza del presidente della Provincia, Angelo Villani e del sindaco, Mario De Biase, entrambi assenti. Poi il consigliere regionale Michele Ragosta, il consigliere provinciale Piero Cardalesi, l'assessore comunale Marco Petillo, i consiglieri di palazzo di citt� Antonio Pierro, Giovanni Coscia e Giuseppe Esposito. Ernesto Scelza, dell'Ufficio Pace di Palazzo S. Agostino il prossimo 25 gennaio partir� alla volta della Palestina per unirsi agli osservatori internazionali che dovranno vigilare sul corretto svolgimento delle elezioni. C'era il senatore Michele Pinto, recentemente insignito dal Presidente Ciampi, l'europarlamentare Alfonso Andria che ha sottolineato il valore �di tutto ci� che muove dal territorio per concorrere a costruire la pace in Europa�. La conferma sembra giungere dalla presenza dei gonfaloni di tanti enti locali del territorio innalzati al di sopra di centinaia di fiaccole. Protagoniste le parrocchie, con piccole ma significative rappresentanze. �Siamo qui non inutilmente - dice Alfonso Zito, dei salesiani - per concorrere alla formazione delle coscienze�. Gli fa eco Michele Zizza, della folta comunit� neocatecumenale. Francesca e Giovanni Cocomero, di 13 e 11 anni dicono �che la pace � una causa giusta, e c'� bisogno di ricordarlo sempre�. La fiaccolata che � partita dalla parrocchia del Sacro Cuore di Piazza Ferrovia ed ha attraversato l'isola pedonale del corso, si � fermata in piazza Portanova per un momento di riflessione. Mirella Amato, della consulta laicale, ha dato lettura di un documento congiunto; parole di "pace concreta" anche da don Gino Battaglia, assistente spirituale della Comunit� di S. Egidio e missionario della pace in tanti martoriati paesi. Le conclusioni sono state affidate all'arcivescovo metropolita, mons. Gerardo Pierro: �Il cammino della pace non � facile - ha detto il presule - ma la nostra presenza qui, anche se non serve a fermare i conflitti ha un senso. Mi rivolgo soprattutto ai giovani, a loro il compito principale di essere portatori di pace�.

Paolo Romano