Comunità di S.Egidio


 

15/01/2006

SOLIDARIET� Spettacolo d� beneficenza al Teatro Greco
Aiuti alimentari destinati alle popolazioni del Malawi

 

Arte e beneficenza, un binomio sempre pi� ricorrente che accanto alla presentazione di opere, spettacoli e visite culturali pone l'attenzione anche sulla solidariet� attraverso la raccolta di fondi a favore dei Paesi in via di sviluppo pi� colpiti da problemi di sopravvivenza o instabilit� politiche.

Con Odysseus Dance Opera, in scena al Teatro Greco, fino al prossimo 5 marzo, le intrepide avventure di Ulisse can-tate dai mitici versi di Omero, divengo-no la via per aiutare uno dei paesi pi� poveri del mondo: il Malawi. Allo spettacolo di danza, canto e recitazione, ideato e coreografato da Renato Greco, � abbinata, infatti, una campagna di solidariet� a favore degli aiuti alimentari per alcune regioni di questo paese, da 2 anni colpito da una grave carestia che ha mietuto diverse migliaia di vittime.

Questa interpretazione del classico viaggio dell'uomo come metafora della vita e riscoperta dei valori della famiglia, � stata presentata in anteprima al Colosseo lo scorso 18 maggio in occasione della VII settimana della cultura pro-mossa dal ministero per i Beni e le attivit� culturali per celebrare il compleanno del defunto Papa Giovanni Paolo II.

Ad ogni spettatore sar� data la possibilit� di offrire una donazione che verr� raccolta dalla Comunit� di sant'Egidio, presente da anni nel territorio malawiano con alcuni dei suoi progetti.

Dal 2002, infatti, questa piccola nazione con poco pi� di 10 milioni di abitanti, situata in una delle zone interne me-no ricche dell'Africa a confine con il

Mozambico, Zambia, e Tanzania, combatte contro l'emergenza alimentare e contro gravi epidemie favorite dall'estrema povert� e dalla scarsit� di igiene. Con un'elevatissima mortalit� infantile tanto che l'aspettativa di vita non supera i 37 anni, il 54% della popolazione vive al di sotto della soglia di povert� con meno di un dollaro al giorno. A maggio-re rischio sono soprattutto numerosi villaggi composti da bambini ed anziani, poich� le diverse malattie che si sono radicate nel territorio hanno tolto circa il 30% della popolazione attiva e pertanto abile al lavoro dei campi.

La carestia, dovuta a diverse stagioni secche, ha colpito l'unica fonte di sopravvivenza del Paese, I'agricoltura, ancora condotta con sistemi arretrati e privi di impianti di irrigazione. Per il 2006 il World Food Program stima un aggravio della situazione, prevedendo a causa dei raccolti scarsi e insufficienti per il fabbisogno della popolazione, un ammanco di 500.000 tonnellate di cereali, che minaccia di morte 1./3 degli abitanti. Per procacciarsi il cibo, molti indigeni sono costretti a percorrere diverse de-cine di chilometri e spesso affrontano anche situazioni pericolose come per esempio raccogliere alcune piante commestibili presenti unicamente nei pressi di un fiume popolato da coccodrilli.

Dal 2003 la Comunit� di sant'Egidio � impegnata localmente in progetti di supplementazione alimentare, con i quali ha raggiunto 35.000 persone. Sono stati costruiti 2 centri nutrizionali collegati con le strutture sanitarie dove vengono

ricoverati i bambini affetti da malnutrizione grave. Complessivamente ne vengono assistiti 4.200. Questi centri costituiscono l'unico punto di riferimento di aiuto per la popolazione, dove vengono distribuiti pacchi alimentari composti da farina, fagioli, olio, alimenti per bambini, zucchero e frutta secca. In aggiunta, oltre a recuperare i bambini malnutriti soprattutto al di sotto dei 5 anni, nei centri nutrizionali viene effettuata alle famiglie l'educazione sanitaria per con-tenere il contagio delle epidemie, e vie-ne monitorato lo sviluppo degli abitanti. Nell'ultimo anno i volontari presenti nei diversi centri hanno ampliato la catena di distribuzione in altri distretti del paese, raggiungendo cos� ulteriori 10.000 persone ed avviato un altro centro nutrizionale che segue circa 1.000 bambini.

�I finanziamenti serviranno per continuare i progetti gi� in corso � ha spiegato Marilena Piazzoni, collaboratrice al progetto della sant'Egidio , ma anche per ampliare ]'opera del nostro persona-le. Attraverso il coinvolgimento della popolazione miriamo ad estendere le distribuzioni in modo capillare nei villaggi al fine di raggiungere un totale di 3.600 famiglie. La situazione � tragica�.

Al di fuori dei centri nutrizionali e della rete da loro creata, non vi sono altri sostegni. Il sistema scolastico, che in altri Paesi costituisce un aiuto per la sopravvivenza dei bambini, � in crisi, poi-ch� poco sviluppato a causa delle malattie e delle distanze da percorrere.

Rita Dietrich