Comunità di S.Egidio


 

24/01/2006


Con Sant'Egidio bambini Rom a scuola di pace e solidariet�

 

La torre T2 in via Baku, a Scampia, si erge in uno scenario di abbandono spezzato da uno striscione bianco della Comunit� di Sant'Egidio, con il logo di una colomba e dell'arcobaleno, che ti conduce a una serie di locali attrezzati e accoglienti - un tempo destinati a negozi - strappati al degrado dalla tenacia dei volontari del movimento ecclesiale laico, presente nel quartiere dal '78 con un impegno costante e misconosciuto di evangelizzazione e promozione umana, portato avanti in varie sedi precarie. All'ingresso, una molletta per il bucato appesa a una corda che penzola sbucando da una grondaia appositamente deviata per lo spaccio di stupefacenti stringe un fiore, al posto delle banconote che servono per l'acquisto della dose di droga: un piccolo segnale, quasi un tacito patto di sospensione delle attivit� illegali, almeno quando i volontari sono presenti con le loro iniziative di tutela della dignit� umana.

E qui che ha sede la Scuola della Pace della Comunit� di Sant'Egidio: luogo di aggregazione affollato di libri, manifesti, strumenti didattici e ludici, centro di apprendimento di valori e stili di vita all'insegna della solidariet� e di una convivenza pacifica, spazio multietnico e plurifunzionale di incontro, studio e gioco che coinvolge varie anime del quartiere. Ci sono gli ex bambini della zona, comeTonino, 33 anni, fisico minuto e viso scavato di chi � cresciuto �errando� (in tuoi i sensi del termine) e ritorna con piacere a dare una mano con i pi� piccoli; ci sono i diversamente abili con le loro famiglie, che in quella che chiamano �Casa di Pulcinella� imparano a dipingere e stare insieme; ci sono i giovani africani immigrati (sfamati dalle mamme del quartiere) che la mattina presto cercano lavoro ai crocevia di Arzano, Casalnuovo, Villa Literno; e poi ci sono i bambini Rom dai 4 ai 14 anni (come la vivace Vanessa, 6 anni, made in ltaly' perch� � nata a Napoli) che qui riescono a mangiare (bene). a imparare a studiare, a giocare affidandosi ai volontari, fino a prendersi a loro volta cura di persone pi� deboli: come gli anziani ospiti di un istituto di Villaricca, che nei momenti clou di festa raggiungono in via Baku i loro amici che si chiamano Enzo Somma, Anna Anastasia, Geppy Brancaccio, Francesco Dandolo e tanti altri, attenti ad alleviare la fatica del vivere dei pi� poveri tra i poveri. �Nessuno e tanto povero da non poter aiutare un alito�, ti dicono loro sorridendo. Anche tra i Rom: che nei campi di Scampia, secondo un sondaggio della Comunit� di Sant'Egidio, sono appena 600-700 persone (1.800 nell'ambito dei confini cittadini). Una bella sfida.

Donatella Trotta