Comunità di S.Egidio


 

03/02/2006


I 38 anni della Comunit� di Sant'Egidio
Tra preghiera e solidariet�: il movimento nato nella Capitale nel 1968. Il 9 febbraio la Messa con il cardinale Ruini

 

Ogni sera la basilica di Santa Maria in Trastevere si riempie. Arrivano non solo i membri della Comunit� di Sant�Egidio, turisti e pellegrini, ma anche tanti romani alla ricerca di un�oasi di preghiera nel frastuono cittadino. Ed � nella spiritualit� nutrita dal Vangelo che si radica la vocazione originaria della Comunit� trasteverina, nata nella capitale il 7 febbraio 1968 dall�intuizione di Andrea Riccardi. �Preghiera, ascolto della Parola e servizio dei poveri� sono i capisaldi di questa esperienza ecclesiale, ricorda Marco Impagliazzo, dal 2003 presidente di Sant�Egidio. �Ci sentiamo incoraggiati e sostenuti dall�enciclica di Benedetto XVI, che mette al centro l�amore di Dio e dei fratelli, degli ultimi�, aggiunge. Un ideale che si traduce, per la Comunit�, nella presenza dei 10mila aderenti in oltre 40 luoghi di preghiera sparsi in tutta la citt�: alle 20.30 circa si ritrovano per cantare, meditare sui brani biblici, ricordare tante persone in difficolt�, aprendo le porte a chiunque voglia partecipare.

�Il rapporto con la Diocesi � molto positivo � riferisce il presidente di Sant�Egidio -. Non a caso celebreremo la festa dell�anniversario della comunit� nella Cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano: il 9 febbraio alle 18.30 il cardinale vicario Camillo Ruini presieder� la liturgia eucaristica, a cui seguir� un momento di festa nel Palazzo del Vicariato�. Alla Messa parteciperanno anche alcuni vescovi �amici della Comunit�, giunti nella Capitale da tutto il mondo per incontrarsi e riflettere insieme sui temi cari a Sant�Egidio: preghiera, ecumenismo, dialogo, attenzione ai poveri� La celebrazione vedr� la partecipazione di rappresentanti ortodossi e evangelici, di tante persone in difficolt� vicine alla Comunit� e di diversi movimenti nati in questi anni intorno alla realt� trasteverina: �Genti di pace� (formato da immigrati), �Viva gli anziani�, �Gli Amici� (disabili e le loro famiglie), �Il paese dell�arcobaleno� (bambini).

Difficile riassumere tutte le iniziative nate in questi 38 anni: tra gli appuntamenti ecumenici e interreligiosi, la Marcia con gli ebrei promossa il 16 ottobre per commemorare il giorno della loro deportazione da Roma, la veglia di preghiera per l�unit� dei cristiani a fine gennaio, e la Marcia per la pace organizzata il 1� gennaio, a cui partecipano parrocchie, associazioni e movimenti. �La collaborazione con le altre realt� ecclesiali rappresenta un arricchimento reciproco�, fa notare Impagliazzo, citando la presenza di Fabio Riccardi, membro della Comunit�, all�interno della Consulta diocesana per le aggregazioni laicali, di cui � segretario.

�Una grande sfida che ci attende? La nuova evangelizzazione � afferma Impagliazzo -. Ci sentiamo chiamati a un rilancio missionario, a radicare la presenza cristiana a Roma, perch� questa testimonianza cambia il volto della citt�; per questo siamo impegnati anche nell�animazione liturgica della Messa domenicale e nella catechesi presso le parrocchie. E l�attenzione particolare ai bisogni degli ultimi ci pone la grande domanda di vivere in maniera spirituale�. In sostanza, la Comunit� cerca di coniugare la scelta di Maria, sorella di Lazzaro, che decide di stare ai piedi di Ges�, e quella del Buon Samaritano, attento al suo vicino che � in difficolt�. Da qui scaturiscono i numerosi impegni di Sant�Egidio per le persone senza dimora, gli anziani soli, i nuovi poveri sfrattati, i giovani incontrati nelle scuole e nelle universit�. E poi �le scuole della pace�, i doposcuola pomeridiani per tanti bambini delle periferie romane: un�iniziativa che continua dalle origini, quando il gruppo di liceali guidato da Riccardi andava tra le baracche di allora per avviare la �scuola popolare�.

Anche oggi le emergenze non mancano: a partire da quella degli anziani soli e delle persone senza dimora. Francesca Zuccari, impegnata nella mensa e nell�assistenza agli homeless, fa notare: �Bisognerebbe aprire a novembre luoghi riscaldati in tante parti della citt�, soprattutto nelle aree a rischio come le stazioni e le fermate della metropolitana; recentemente sono morti due giovani alcolisti che avevano trovato rifugio nella pineta di Ostia�. E tanti ultra 65enni non hanno il riscaldamento in casa, oppure ce l�hanno solo parzialmente: i volontari della Comunit� lo hanno riscontrato visitando gli anziani dei quartieri Trastevere e Testaccio (in un anno hanno effettuato 27mila telefonate e 3.750 visite domiciliari); nei due quartieri inoltre � stata promossa nel mese di ottobre la campagna di vaccinazione, raggiungendo il 91% degli anziani, e diffuso un opuscolo informativo che spiega in 10 consigli le regole da seguire per difendersi dal freddo. Le iniziative sono inserite nel progetto triennale �Insieme fa meno freddo�, promosso con il sostegno del Comune, della Regione e del ministero della Salute, mirato a prevenire le morti causate sia dal caldo che dal freddo. Inoltre uguale preoccupazione desta la condizione di molte famiglie sotto minaccia di sfratto, per le quali il freddo � solo un valore aggiunto alla disperazione di restare senza casa.

Laura Badaracchi