Comunità di S.Egidio


 

06/02/2006

IL PRESIDENTE DELLA COMUNITA DI SANT'EGIDIO
La croce in Libano e sotto assedio da decenni

 

Da decenni ormai i cristiani vivono con difficolt� nel mondo arabo, sostiene Andrea Riccardi, presidente della Comunit� di Sant'Egidio. Una delle situazioni pi� drammatiche � quella del Libano, perch� il Libano rappresentava un modello unico. Giovanni Paolo II lo definiva un messaggio, la prova che musulmani e cristiani potevano convivere su un piano di eguaglianza e non come avviene negli altri Paesi della regime dove l'Islam e religione di stato e i cristiani una minoranza. Anche quel modello � in crisi, prosegue Andrea Riccardi, i segnali che giungono dai cristiani libanesi sono quelli di una comunit� sotto assedio. Molto significativo - ricorda - � stato lo scorso dicembre 1'attentato in cui a stato ucciso Gibran Tueni, cristiano, direttore del quotidiano al-Nahar, animatore della resistenza libanese. Colpendo lui si tenta di colpire il Libano della liberta di stampa, della

democrazia, dell'indipendenza. Questo clima ha provocato negli ultimi due decenni un calo dei cristiani del Paese. Ora non sono pi� in situazione di eguaglianza numerica rispetto ai musulmani ma in minoranza. A rendere anche pi� pericolosa la situazione � la presenza degli sciiti, ormai diventati il 30% della popolazione, numerosi quasi quanto i cristiani. Sono l�unica minoranza armata, hanno nell'Iran il loro faro e impongono un Islam di contestazione.