Comunità di S.Egidio


 

12/02/2006


Il cardinale Ruini: �Primo martire del XXI secolo�

 

Dovrebbe essere un giorno di festa. Ma il pensiero vola a don Andrea Santoro. E sui sorrisi vince la commozione. Gioved� scorso la Comunit� di Sant'Egidio festeggia il suo 38� "compleanno" con una Messa nella basilica di San Giovanni in Laterano. Proprio qui, la mattina seguente, verranno celebrati i funerali del sacerdote assassinato in Turchia. Entrambi i riti sono officiati dal cardinale vicario Camillo Ruini. Cos� l'anniversario si trasforma in un'occasione per ricordare il prete scomparso. Don Andrea �era un arnica della Comunit� di Sant'Egidio - fanno sapere dall'associazione -, era un testimone dell'amore e del dialogo, che non voleva che la bellezza del Vangelo smettesse di creare simpatia e vita nella terra che ha visto nascere San Paolo e

il cristianesimo�. Mentre il cardinale Ruini, nell'omelia di gioved� sera, ricorda il compianto sacerdote definendolo �uno dei martiri del XXI secolo�. E nelle preghiere dei fedeli un'intenzione � dedicata a don Santoro, �amico dei musulmani�, per il suo impegno nel dialogo interreligioso. Una strada che percorre anche la Comunit� fondata nel 1968 da Andrea Riccardi. Tanto che alla celebrazione sono presenti pi� di trenta ambasciatori stranieri e rappresentanze di Chiese ortodosse ed evangeliche. Ci sono anche autorit� locali. E naturalmente lo "stato maggiore" della Comunit�: a cominciare dal presidente Marco Impagliazzo. Ma ad affollare le navate sono soprattutto i volontari. Quelli che ogni giorno preparano da mangiare ai senzatetto, assistono gli anziani in

difficolt� (gruppo �Viva gli anziani�, con oltre 10 mila iscritti), organizzano attivit� per i disabili (movimento �Gli Amici�, oltre 2mila persone con handicap mentale). In totale i volontari sono pi� di 50mila, distribuiti in 70 Paesi. Ma gioved� sera la maggior parte erano romani. E c'erano

anche parecchi africani. In questo continente, infatti, la Comunit� � particolarmente presente. Dal Mozambico � partito il programma �Dream� di lotta all'Aids, studiato e sostenuto dall'Organizzazione mondiale per la Sanit�. Il progetto interessa ora cinque Paesi dell'Africa Sub Sahariana. E proprio per il suo impegno nella Guinea Conakry, l'associazione ha ricevuto l'anno scorso il prestigioso Premio Balzan per la Pace (conferito, in passato, anche a Papa Giovanni XXIII). Ma la Comunit� non � solamente sinonimo di aiuto a chi vive per la strada e lotta all'Aids: � infatti in prima linea anche nella battaglia contro la pena di morte. Sono quasi 2mila i detenuti nel braccio della morte in Africa, Stati Uniti e nei Paesi arabi seguiti dai volontari di

Sant'Egidio. Che stanno loro vicino scrivendo lettere e fornendo sostegno legate. Un gruppo, insomma, che si impegna su fronti diversi. �Non ha voluto essere - dice il cardinale vicario - un'associazione specializzata in un campo d'azione, fosse pure quello del volontariato�. Piuttosto �ha inteso essere una realt� di cristiani che, nella citt� e nel mondo, seguivano il Signore Ges� lasciandosi interrogare dalle situazioni concrete e mettendo al primo posto la ricerca di Dio�. In tre parole: �Imparando da Cristo�. Ed era proprio questo l'intento di Andrea Riccardi, quando con un gruppo di amici - giovani come lui - inizi� a leggere in maniera approfondita il Vangelo. Allora la situazione delle periferie romane era drammatica. E quel gruppo di ragazzi cap� che doveva partire da l� per mettere in pratica la Parola di Dio. Quel cammino prosegue da trentotto anni. E oggi Riccardi commenta: �Ci sentiamo impegnati a vivere quel che Giovanni Paolo II sentiva come sinonimo di Sant'Egidio: carit� senza confini�.

Giulia Rocchi