Comunità di S.Egidio


 

15/02/2006


FREDDO: 5 MORTI, APPELLO CONTRO 'STRAGE' SILENZIOSA A NAPOLI MONDO SPETTACOLO, CHIESA E ASSOCIAZIONI PRESENTANO PROPOSTA

 

Cinque morti in strada nel corso di quest'ultimo inverno: � accaduto a Napoli anche se, secondo la Comunit� di Sant'Egidio che accende i riflettori sulla 'strage silenziosa' provocata dal freddo, pochi se ne sono accorti. Di qui un appello alla citt� e una serie di proposte per aiutare chi vive nel disagio.

Circa 500 persone, tra le quali rappresentanti di associazioni di ogni ispirazione, rappresentanti della realt� ecclesiale napoletana, artisti, intellettuali, gente comune, tutti a vario titolo impegnati a fianco dei pi� poveri, chiedono con forza risposte adeguate alle esigenze di chi vive per strada. Aprono la lista dei firmatari Annamaria Ackermann, Peppe Barra, Regina Bianchi, Benedetto Casillo, Marcello Cirillo, Liliana Cosi, Eduardo De Crescenzo, Jacques Tibert Trio, Francesco Malapena, Claudio Mattone, Mariella Nava, Alexandr Serov, Valentina Sella, Tiberio Timperi, Clara Ventura, Manuela Villa, Sal Da Vinci, Serena Albano.

L'elenco delle persone stroncate dal freddo si apre con un cittadino polacco di 21 anni che viveva al Molosiglio morto nel mese di ottobre per mancanza di soccorso. Nell'elenco, poi, c'� un immigrato di circa 45 anni trovato senza vita all'esterno della stazione della metropolitana di Cavalleggeri Aosta. E poi, un altro extracomunitario di circa 40 anni morto in uno stabile diroccato ad Agnano dove si era rifugiato a causa del freddo.

C'� poi una persona non identificata trovata cadavere sui binari della stazione di Campi Flegrei alcuni giorni or sono. A questi cva aggiunto il caso del piccolo Christian nato nella notte di Natale e morto a Torre del Greco tra le braccia della madre 18enne rumena. A scampare alla morte � stata invece Una cittadina italiana di 68 anni giunta all'ospedale Cardarelli in condizioni critiche.

Secondo i rappresentanti della Comunit� di Sant'Egidio le necessit� di chi vive per strada sono tante, prima fra tutte proteggersi dal freddo e dalla fame. Soccorrere chi non trova riparo per la notte pu� evitare che muoia di stenti.

Quali sono le proposte? Tenere aperti luoghi di ricovero adeguatamente riscaldati e nei quali poter ricevere bevande calde, vestiti, coperte: edifici pubblici, stazioni ferroviarie e marittime, terminal di mezzi di trasporto. E ancora, attivare, sull'esempio di quanto organizzato in altre citt� italiane , bus riscaldati che fanno la spola nei luoghi di maggior concentramento dei senza dimora dove si possa trascorrere la notte, ricevere bevande calde e coperte, assistiti da operatori sociali.

In terzo luogo viene avanzata la richiesta di distribuzione gratuita di pasti e bevande calde, coperte, impermeabili, sacchi a pelo e la sospensione immediata degli sgomberi di senza dimora il cui numero � inopinatamente aumentato in questi giorni di maggior freddo a fronte di una sostanziale assenza di interventi di emergenza. Viene poi sollecitata la mobilitazione della Protezione Civile per allestire luoghi di ricovero nelle zone nelle quali si segnala la presenza di senza dimora (Fuorigrotta-Bagnoli; centro storico; piazza Garibaldi-Stazione FS e Circumvesuviana). E infine, la sollecitazione al potenziamento dei servizi pubblici gi� attivi (unit� di strada).