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18/02/2006 |
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Tanti anziani al teatro Mercadante per l�evento organizzato dalla Comunit� di Sant'Egidio |
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Uno spettacolone. Il teatro Mercadante, gremito di pubblico inconsueto per questo speciale: tanti, tanti anziani tutti contenti di assistere al �Gran gala artistico di solidariet��, pensato apposta per loro, dal titolo che ulteriormente spiegava �Viva glia anziani � insieme fa meno freddo�. Il riferimento era al freddo del cuore, che, per�, approfondendo il grande lavoro della Comunit� di Sant'Egidio, si sommava al freddo vero, quello atmosferico che ha stroncato, conducendoli alla morte, cinque anziani senza tetto. Per questo la Comunit� di Sant'Egidio, che da anni si occupa di anziani e diseredati, per merito di persone speciali e di buona volont�, che praticano il calore dell�assistenza, del volontariato, della solidariet� e del legame tra uomini, hanno lanciato un appello alla citt�. Me ne parlava tra una canzone e l�altra, ritagliandoci lo spazio necessario all�informazione, sia Enzo Somma, che si � occupato della comunicazione, che Antonio Mattone, che da anni (e lo ringrazio) mi informa sul grande operato della Comunit�. Antonio diceva: �Il segreto della Comunit� � che tutto il lavoro � fatto da un�equipe, mai inattiva, che crede e spera. Sono tornato con i miei compagni da un mese in Mozambico, dove abbiamo lavorato al problema dell�AIDS. Per gli anziani e i poveri, ne siamo tutti consapevoli, si fa ancora molto poco. Se abbiamo varato, e siamo al quarto anno consecutivo, la manifestazione, � stato proprio per richiamare l�attenzione di tutti e dare maggior risalto al problema che ci sta al cuore. Non accettiamo di sentire che non ci sono fondi. La verit� e la concretezza sta nell�utilizzare i fondi che ci sono. E poi ci sono tante cose che si possono fare realmente con poco, basta darsi da fare e occuparsi degli altri�. Parole sante che trovavano un�eco ancor pi� grande nella presenza di artisti generosi, che dal palco, davano il meglio della loro arte. Affiancava Tiberio Timperi che, con garbo e affetto sincero, si proiettava verso gli spettatori �speciali�, coccolati con parole attente e generose, Serena Albano, bella e gentile, che presentava un dirompente Peppe Barra, al quale facevano seguito Anna Maria Ackermann, voce recitante di testimonianze e brani, Benedetto Casillo, con i suoi detti e motti che servivano ad allentare la tensione del pensiero che rincorre il bisogno, le carenze, le lacune, le cose dette e non fatte. C�erano tanti ospiti, Valentina Sella che conosceva e salutava i suoi �vecchi amici� ai quali dedicava due canzoni bellissime, interpretate con grande vena artistica, Eduardo De Crescenzo, che dopo la richiesta corale di �Ancora�, cantata con tutta la sala, faceva proiettare un video del suo concerto di Natale, in piazza Garibaldi, fatto con un freddo polare, e segnalava l�uscita futura del cd i cui proventi serviranno a fornire sei posti per dormire a chi non ha un tetto. Dedicato agli anziani e a chi in questo inverno soffre a causa del freddo, lo spettacolo alternava brani di danza, musica, poesia, prosa e video. Perch� ultraottantenne non ha saputo spostarsi da Roma, Regina Bianchi parlava e recitava in video mentre sulla scena si esibivano Manuela Villa, Liliana Cosi, Clara Ventura, Mariella Nava, Jacques Tibert Trio, , Alexandr Serov, Francesco Malapena e Marcello Cirillo. Il lungo pomeriggio sconfinava nella serata, per un momento indimenticabile, carico di progettualit�, di sentimento, di emozione. Guardavo gli anziani in platea interrogando Antonio Mattone: �Chi vive a casa, chi in comunit� e quanti in casa ricovero?�. L�esame di coscienza dava risultati severi. La distanza, la scarsa conoscenza dei problemi, la mancanza di generosit�, il rinvio a domani-domani, come se fosse una soluzione la frase di Rossella �O Hara�Domani � un altro giorno�. Concetto, si, monumentale come �Adda pass� a nuttata� di Eduardo ma scarsamente applicabile nel caso della Comunit� di Sant'Egidio. Il problemi esistono e vanno risolti, la gente soffre e va curata, i malati sono soli e devono essere accuditi�. Chi pi�, chi meno, sa che qualcosa andrebbe fatta, anche se siamo grati a persone speciali, che dedicano il loro tempo libero ad aiutare gli altri. Lo spettacolo, organizzato anche con l�aiuto di Marcello Cirillo e la collaborazione di tutti, come dicevo era uno spettacolone ma�c�era altro! Colpiva al cuore l�appello alla citt� che, in forma di comunicato, con la richiesta di firme, circolava tra le mani di tutti. Firmavano artisti e spettatori in una gara a chi aggiungeva pi� adesioni. Facciamo una cordata, uniamoci tutti. Alcuni problemi non vanno rinviati. Per aderire con una firma mandate, un fax 081-5800050 o un�e-mail all�indirizzo [email protected] alla Comunit� di Sant�Egidio. Fa ancora freddo e l�inverno non � finito. Non � pensabile che nel tempo in cui viviamo, ancora tanti debbano morire perch� privi di un letto e di un tetto. Grazie
Giuliana Gargiulo
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