Il messaggio di pace e di dialogo tra religioni lanciato 20 anni fa da Giovanni Paolo II ad Assisi, arriva per la prima volta negli Stati Uniti e raccoglie lodi anche da parte della Casa Bianca. ''Lavorando per la pace e la tolleranza religiosa, date un contributo a un futuro di maggior speranza per i nostri figli e nipoti'', ha detto il presidente americano George W. Bush, in un messaggio ai partecipanti alla 20ma edizione della Giornata mondiale di preghiera per la pace. Un centinaio di esponenti delle principali religioni provenienti da ogni parte del mondo, sono al lavoro da ieri e per tutta la giornata odierna alla Georgetown University di Washington, per dar vita a un momento di dialogo che la Comunita' di Sant'Egidio ripropone annualmente sulla scia dell' incontro interreligioso voluto ad Assisi nel 1986 dal Papa. Imam, rabbini, cardinali e studiosi dibattono nelle sale austere del prestigioso ateneo nella capitale americana di temi che vanno dalla lotta alla poverta' a quella al terrorismo, passando per il ruolo dei media nel dipingere le religioni come ''fonte dei conflitti''. ''Il sogno di Giovanni Paolo II - ha detto l'arcivescovo di Washington, cardinale Theodore McCarrick, nell'aprire l'incontro - era che pregassimo insieme. Piu' stiamo insieme, piu' saremo capaci di farci sentire. Papa Benedetto XVI con la sua enciclica e' entrato in un'altra dimensione, chiamandoci in modo cosi' eloquente a trovare la chiave della pace nell'amore gli uni per gli altri''. Oltre al messaggio del presidente, l'amministrazione Bush ha accolto la 'prima volta' dell'iniziativa di Sant'Egidio in America anche con la presenza alla Georgetown University del sottosegretario di Stato Karen Hughes, per anni fedelissima consigliere del presidente e ora con il difficile compito di cercare di migliorare la pessima immagine degli Usa in molte parti del mondo, specie quello arabo. ''In un mondo come quello di oggi - ha detto la Hughes - in cui l'ideologia estremista punta al terrore, il dialogo e' importante come non mai''. Citando la recente strage in Egitto, la Hughes ha sottolineato che ''uccidere se stessi e usare quella morte per ammazzare quanti piu' innocenti possibile, non e' un uso legittimo di alcuna religione''. La vice di Condoleezza Rice ha esortato i giovani a riproporre su scala mondiale, contro il terrorismo, quello che fu fatto in passato con la schiavitu': ''Fatelo diventare un paria internazionale''. ''La religione puo' essere la benzina che innesca i conflitti - ha sottolineato Andrea Riccardi, fondatore di Sant'Egidio - ma puo' anche essere l'acqua che li spegne''. Lo spirito di Assisi, ha aggiunto Riccardi, ''non e' negare le diversita', ma il riconoscere che le diversita' non possono essere quello che ci mette l'uno contro l'altro''. A rendere omaggio e lodare l'attualita' del messaggio di Assisi e' stato anche l'ambasciatore d'Italia negli Usa, Giovanni Castellaneta, che ha accolto per un ricevimento in ambasciata i partecipanti all'Incontro (tra cui l'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato). Assisi riassume in se', ha detto Castellaneta, le molte doti dell'Italia, ''terra di dialogo, terra di ospitalita' a realta' diverse, terra del messaggio francescano 'pace e bene'''.
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