Si � concluso ieri pomeriggio con un grande momento di preghiera ed un abbraccio di fraternit� tra fedeli di diverse confessioni religiose l'incontro mondiale tra le religioni per la pace di Washington. Il sindaco della capitale statunitense ha proclamato il 27 aprile Giornata della pace. E nei due giorni di dialogo organizzati dalla Comunit� di Sant'Egidio e dalla diocesi di Washington � stato formulato un appello di pace che giunger� alle Nazioni di tutti i continenti. Al microfono di Tiziana Campisi il prof. Alberto Quattrucci della Comunit� di Sant'Egidio racconta i momenti pi� intensi della giornata di ieri:
R. - Ieri � stato davvero il giorno di preghiera dei cristiani, nella chiesa della Santa Trinit�, e poi i musulmani in una grande sala, e poi gli ebrei, e poi i buddhisti, gli ind�, i sikh, gli shintoisti, tutte le religioni orientali, ognuna in un luogo differente ma poi, questi gruppi di preghiera, seguiti da numerosi fedeli, nonostante fosse poi un giorno feriale, un giorno di lavoro, qui, a Washington, si sono tutti incontrati nel meeting point dove c'� stato un bel, significativo, intimo ma anche ufficiale abbraccio di pace tra i cristiani, gli ebrei, i musulmani, ed � stato un avvenimento davvero insolito, anche perch� � la prima volta che si vedono i frutti di questo tipo di spirito che poi � lo spirito di Assisi, vent'anni fa. Il sindaco di Washington ha voluto proclamare da ieri, per Washington, e poi estendibile ad altri Stati, il 27 aprile come "Giornata annuale della pace". Dopo questo, � stato lanciato un "appello" di pace che � emerso dalle giornate di Washington.
D. - Il dialogo di queste due giornate di Washington, come pu� proseguire?
R. - Continua in un'amicizia, direi in un'alleanza che � stata stretta qui a Washington, che chiede di essere vissuto e messo in pratica nei diversi Paesi da cui venivano questi rappresentanti. Quindi, ognuno porter� nel suo Paese questo appello, cercher� di viverlo, ma manterr� il contatto con gli altri rappresentanti degli altri Paesi, in un impegno poi concreto e quotidiano. Uomini e donne, pellegrini e cercatori di pace qui, a Washington, hanno sentito la forza e l'energia di essere insieme, hanno riscoperto nelle proprie radici religiose tutta una forza nuova che veniva proprio dall'incontro con l'altro. E poi, il dialogo � un'arte: la lotta vera al terrorismo non � l'opposizione e il conflitto, ma al contrario, � il dialogo e il dialogo � l'unica forza per opporsi al terrorismo. E poi, una richiesta a tutti: non scambiate mai le religioni per un fattore di divisione, e non credete a chi dice che la religione � un modo di opporsi all'altro, perch� al contrario, la religione � un modo per cercare di costruire ponti e quindi legami con l'altro.
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