Si � svolta sabato 13 maggio a Pompei l'XI Giornata per la Pace organizzata dai Lasalliani con il patrocinio del Santuario della Beata Vergine, della citt� di Pompei e dell'Ufficio regionale scolastico della Campania.
L'iniziativa ha visto il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado del polo scolastico della citt� campana e dei Comuni vicini. Tutti a riflettere sul tema scelto per celebrare la giornata: �Nati per vocazione a difendere la pace�.
E stata una grande festa della pace che ha visto la partecipazione di qualche migliaio di persone, con i bambini e i ragazzi delle scuole a fare da protagonisti. Dopo una sfilata per le vie cittadine fino al santuario mariano, animata da diverse bande musicali tra cui la fanfara dei Carabinieri, la giornata per la Pace ha avuto un fitto programma con due momenti principali: lo spettacolo dei ragazzi e la consegna del Premio internazionale Bartolo Longo per la Pace alla Comunit� di Sant'Egidio.
I giovani delle scuole di Pompei hanno animato una recita dedicata alla pace. Particolarmente toccanti le parole dei bambini delle diverse scuole che hanno voluto comunicare in tanti modi, con il canto, con la danza e con la poesia, il loro desiderio di un mondo senza pi� guerre.
Prima della consegna del Premio per la Pace hanno preso la parola il presidente della provincia di Napoli, che ha espresso la sua soddisfazione per l'iniziativa, e il Vescovo Prelato di Pompei, Mons. Carlo Liberali. Nel suo intervento il Vescovo, che � Delegato Pontificio per il santuario mariano, ha voluto indicare come riferimento spirituale per la giornata la parola di Ges� nel Vangelo di Matteo: �Beati gli operatori di pace perch� saranno chiamati figlio di Dio�.
Il Vescovo Prelato ha insistito sul contrasto tra questa parola e la realt� di un mondo che con la sua violenza a tanti livelli, specialmente verso i pi� giovani, non sembra volersi in-camminare su una via di pace e di giustizia. Ma ha anche spiegato come la forza della Chiesa e delle istituzioni cattoliche, a partire dalle scuole cos� presenti alla manifestazione, � quella di un popolo che desidera, pur fra tante difficolt�, vivere il Vangelo.
Il Presidente della Comunit� di Sant'Egidio, prof. Marco Impagliazzo, dopo avere ringraziato per il premio, ha ricordato il lavoro della Comunit� per la pace nel mondo e in particolare in Africa, indicando la necessit� di salvare tanti bambini costretti alla guerra in quel continente e auspicando che, di fronte alla violenza e al terrorismo, si rafforzi il dialogo tra le religioni, secondo quello spirito di Assisi nato per iniziativa di Giovanni Paolo Il nel 1986, proprio venti anni fa.
Un momento particolarmente toccante della cerimonia � stato il lancio di petali di rose da un elicottero sulla folla radunata di fronte al santuario e la consegna di una corona di rose da parte dei vigili del fuoco alla statua della Madonna che sovrasta la facciata della Basilica mariana.
La giornata, vissuta nella devozione alla Vergine di Pompei e nella vicinanza alla figura del beato Bartolo Longo fondatore del santuario, mostra come la citt� abbia saputo adeguarsi, di tempo in tempo, alle nuove sfide poste dalla societ�, come le lacerazioni dovute alla guerra e al terrorismo in tanti Paesi del mondo. Lo prova l'entusiasmo con cui i giovani hanno voluto riflettere lungo tutto un anno in preparazione alla giornata per la Pace.
In questo senso Pompei, con al centro il grande santuario mariano e le tante opere di carit� e di solidariet� nate attorno ad esso, si presenta ad ogni generazione come scuola di fede nell'educazione e nella libert�, indicando un cammino verso la pienezza della vita.
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