ROMA. Di loro ci si ricorda solo per qualche ora quando l'Onu o qualche organizzazione internazionale, lanciano le �giornate� che, il pi� delle volte, si riducono a pure sfilate di buoni propositi. Il merito dell'iniziativa ospitata ieri mattina in Campidoglio e promossa dalla Comunit� di Sant'Egidio � per questa ragione quello di aver riportato la strage degli innocenti vittime dell'Aids alla luce dei riflettori. La piaga dei bambini colpiti dalla malattia si � estesa soprattutto, ma non solo in Africa, e sta dilagando. Nel 2005 480mila dei piccoli morti a causa della malattia, su un totale di 570mila erano abitanti del continente pi� povero del mondo.
Aprendo i lavori Maria Cristina Marazzi, della comunit� di Sant'Egidio, ha elencato alcuni dati che descrivono l'emergenza: �Sono almeno 2,3 milioni - ha detto - i bambini costretti a convivere con questa malattia, la maggior parte, due milioni, sono in Africa�. Di fronte alle dimensioni di questa tragedia, e nonostante le tante promesse fatte ai G8 e ai vertici internazionali, non si vedono iniziative e interventi in grado di imporre una svolta. Per questo il programma �Dream� (Drug Resource Enhancemente againts Aids and Malnutrition) lanciato nel 2003 in Mozambico dalla comunit� di Sant'Egidio, appare una della poche iniziative in controtendenza. Il programma si basa essenzialmente di terapie antiretrovirali che permettono di bloccare la trasmissione dei virus tra madre e figlio e di curare i neonati partoriti da donne siero-positive. Partito appunto tre anni fa in Mozambico, uno dei paesi maggiormente colpiti dall'epidemia, il progetto-pilota � stato esteso a Malawi, Tanzania, Congo, Angola, Nigeria, Guinea Bissau e Conakry. L'assistenza ha raggiunto 25mila persone che avevano contratto il virus dell'Hiv, 20mila contagiati hanno avuto acceso alle cure, le terapie antiretrovirali sono state somministrare a 10mila pazienti, tra i quali molti bambini. Si tratta, come vi vede dal raffronto delle cifre, di una lotta impari e non ancora adeguata all'emergenza. La rappresentante della comunit� di Sant' Egidio ha da un lato ricordato che grazie a questi interventi �questi piccoli pazienti vivono di pi� e meglio dei loro coetanei che non ricevono alcun trattamento� ma ha dovuto ammettere che �persistono molte difficolt�, come la diagnosi al di sotto dei 18 mesi, la tipologia dei farmaci disponibili, la povert� delle famiglie, la carenza di servizi specifici per l'infanzia in Africa�. All'incontro promosso a Roma in Campidoglio erano presenti una ventina di ministri della sanit� africani che ieri sono stati ricevuti in Parlamento dal presidente Bertinotti che ha tra l'altro definito la carenza di cure e di farmaci �la peggiore delle disuguaglianze�. L'iniziativa romana � apparsa utile anche perch� il governo italiano, a giudicare da quanto � stato detto, intende sostenete il progetto Dream e pi� in generale la lotta contro l'Aids. La neo-ministra della Salute, Livia Turco, ha tra l'altro osservato che �il nostro paese pu� fare molto su un filone di lavoro che ritengo molto interessante e a cui mi dedicher� perch� � una battaglia nella quale credo molto�. Secondo Livia Turco �i dati sono straordinari e dimostrano che Dream � una strada percorribile per la lotta all'Aids. Il programma dimostra che � possibile dare vita ad un modello di cooperazione rispettosa e creativa coni paesi africani�. Nel corso dell'iniziativa sono state ascoltate numerose testimonianze sull'emergenza Aids in Africa.
Toni Fontana
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