Comunità di S.Egidio


 

03/06/2006

Benedetto XVI accoglie i rappresentanti di 123 movimenti ecclesiali Il raduno voluto per la celebrazione della Pentecoste
Papa ecologista: "Rispettate le natura" Quattrocentomila in piazza San Pietro
"La droga � una grande illusione". "L'egoismo genera violenza" Allestiti sei ospedali da campo, mobilitata la Protezione civile

 

ROMA - E' un Papa ambientalista quello che parla in piazza San Pietro a quattrocentomila giovani (ma non solo) radunati in piazza San Pietro per la veglia di Pentecoste: "Un massiccio strato di sporco copre la creazione di Dio. Non bisogna abusare del mondo. Dobbiamo considerare la creazione come un dono affidatoci non per la distruzione, ma perch� diventi giardino di Dio e cos� giardino dell'uomo. Di fronte alle molteplici forme di abuso della terra che oggi vediamo - ha aggiunto Benedetto XVI - udiamo quasi il gemito della creazione. E la creazione e la storia aspettano uomini e donne che realmente siano figli di Dio e si comportino di conseguenza".

Un bagno di folla per il Papa: la piazza e via della Conciliazione sono gremite all'inverosimile dal coloratissimo popolo dei papa-boys. Il grande afflusso digente davanti alla basilica ha costretto la Protezione civile a mobilitarsi. Distribuite centinaia di bottigliette d'acqua; allestiti sei ospedali da campo per assistere i pellegrini vittime della stanchezza: i previdenti si sono portati i sedili portatili, gli altri hanno usato come sedie scatole di fortuna.

Dinanzi ad una platea cos� folta di giovani, Papa Ratzinger ha voluto fare un accenno anche ad uno dei problemi che affligge in modo particolare la popolazione non ancora adulta: "Quando della vita ci si vuole soltanto impadronire, essa si rende sempre pi� vuota, pi� povera; facilmente si finisce per rifugiarsi nella droga, nella grande illusione". A meno di una settimana dal forte appello rivolto "come un padre" ai ragazzi di Cracovia, Benedetto XVI � tornato a parlare della droga, fotografando il vuoto esistenziale che porta ad essa, quando "emerge il dubbio se vivere, in fin dei conti, sia veramente un bene".

"La tentazione di avere dalla vita tutto ci� che essa pu� offrire, godersela pienamente e non perdere nulla di ci� che di prezioso essa pu� offrire". Ma alla fine il rischio � di diventare come il protagonista della parabola del figliol prodigo che "si ritrov� custode di porci, addirittura invidiando quegli animali: cos� vuota era diventata questa sua vita, cos� vana. E vana si rivelava anche la sua libert�. Non avviene forse anche oggi cos�? Ricordate: l'egoismo genera la violenza"

In piazza, ad ascoltare il pontefice, c'erano 123 tra movimenti, associazioni ed esperienze ecclesiali di base. Oltre ai pi� noti focolarini, catecumenali, Sant'Egidio, le sigle vanno dalla Alleanza internazionale dei cavalieri cattolici (IACK) alla Vie montante international (VMI). Venivano da Europa, Asia, Africa, Americhe e Oceania.

"I movimenti sono nati proprio dalla sete della vita vera; sono scuole di libert� vera". Dovete portare la vostra testimonianza proprio "dove non scorre pi� la vera fonte della vita, dove soltanto ci si appropria della vita invece di donarla, dove � poi in pericolo anche la vita degli altri; dove si � disposti a escludere la vita inerme non ancora nata, perch� sembra togliere spazio alla propria vita. La vera libert� si dimostra nella responsabilit�, in un modo di agire che assume su di s� la corresponsabilit� per il mondo, per se stessi e per gli altri".

Con Benedetto XVI si � replicato il grande raduno dei movimenti del 30 maggio 1998 con Papa Wojtyla, che in qualche modo sanc� l'abbraccio della Chiesa ufficiale alle esperienze di base nate dal Concilio, e la riconciliazione tra i carismi e l'istituzione.

"In questo mondo - ha aggiunto il Papa prima di iniziare la Veglia - cos� pieno di libert� fittizie che distruggono l'ambiente e l'uomo, vogliamo, con la forza dello Spirito Santo, imparare insieme la libert� vera, costruire scuole di libert�, dimostrare agli altri con la vita che siamo liberi e quanto � bello essere veramente liberi nella vera libert� dei figli di Dio".