Comunità di S.Egidio


 

04/06/2006


�Salvate il mio amico Anthony�

 

San Giorgio. Adolfo-Anthony: quando un'amicizia a distanza si carica di significati e contenuti. Adolfo � un �ragazzo� di 65 anni affetto da paresi spastica, non autosufficiente e costretto su una sedia a rotelle. Dal 1978 vive ospite del Nosocomio Dentale che ormai reputa la sua casa. Con l'aiuto della Comunit� Sant'Egidio da tre anni intrattiene inoltre una corrispondenza con ANTHONY Mugin, 38enne di colore condannato alla pena capitale e da undici anni detenuto nel braccio della morte nel carcere di Raiford in Florida in attesa dell'esecuzione. Si scambiano lettere di auguri per compleanni e festivit�, si raccontano la vita che svolgono, parlano �dell'innocenza di Anthony�, si danno conforto a vicenda sulla malattia e sulla paura di morire: racconti tristi della vita nel braccio della morte, di un processo ingiusto senza una regolare difesa. Solo nel 2002 grazie ad un avvocato pagato da una colletta gli � stato concesso l'appello ma il giudice,nonostante gravi irregolarit� non ha voluto fare ripetere il processo confermando la sentenza di morte. �Adolfo - scrive in una lettera il giovane statunitense - ho fatto tanti errori nella mia vita, ma io non sono un assassino e la societ� in America non sembra nutrire nessun interesse per persone come me. La maggior parte degli americani appoggia la pena di morte e spesso chiude gli occhi sugli errori giudiziari�. ANTHONY chiama Adolfo il �grande fratello� o il �mio pi� grande amico� e ha chiesto il suo aiuto affinch� si faccia qualcosa per salvargli la vita. E Adolfo, tramite la Comunit� Sant'Egidio, si � subito mosso scrivendo volantini nei quali si legge: �io voglio bene ad ANTHONY e credo nella sua innocenza, a te chiedo di pregare per la sua vita, di pregare perch� gli uomini che lo giudicheranno non siano spietati con lui, perch� non perda mai la speranza, perch� sia preservato da ogni male�. Un impegno che ha colto i primi frutti ottenendo dal Comune di San Giorgio i tremila euro che servono a sostenere le spese legali e pagare un avvocato, e allora Adolfo porta sempre con s� le lettere dell'amico e soprattutto la speranza che qualcosa cambi.

Vittorio Petraroli