Nevirapina, il suo farmaco anti Aids, � stato distribuito gratuitamente per oltre 634mila dosi a mamme e bimbi appena nati in Sudafrica grazie al Donation Programme e ridotto di prezzo in percentuali variabili tra il 40 e l'80%, come nel caso del Burkina Faso, grazie al Reducing Programme. E cos� che uno dei giganti farmaceutici, la tedesca Boehringer-Ingelheim, con 144 sedi in 47 paesi diversi, 37.500 dipendenti e un fatturato di 9,5 miliardi di euro, ha deciso di sostenere attivamente dal 2000 la lotta all'Hiv e migliorare l'accesso ai farmaci nei pvs. E di questa svolta la distribuzione gratuita di Nevirapina � il nodo centrale, proprio perch� si tratta di un farmaco in grado di bloccare la trasmissione dell'Hiv dalla madre al figlio.
Non � il solo segno di responsabilit� sociale della casa madre tedesca e della stessa filiale italiana. Il Nevirapina (o Viramune) Donation Programme, infatti, nel frattempo � andato consolidando-si anche sul fronte formazione. Da un lato preparando mille operatori sanitari negli ospedali sudafricani e dall'altro invece fondando un centro di eccellenza di supporto all'attivit� clinica nel campus dell'universit� di CapeTown, centro per il quale la Boehringer ha investito fino ad oggi 1,5 milioni di dollari. La Boehringer Italia invece ha aderito al programma Dream - Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition, lanciato dalla Comunit� di Sant'Egidio, rispondendo di anno in anno, dal 2002, alla domanda di farmaci della comunit� stessa per il Mozambico, finanziando per 10 anni consecutivi una borsa di studio per un ricercatore del-l'universit� di Tor Vergata, inviato in ospedali locali e promuovendo iniziative culturali di raccolta fondi. Lultima, In Africa con Positivamente, per esempio, all'inizio del 2006 ha portato nelle casse dell'Associazione Amici di monsignor Patriarca onlus, attiva in Zambia, ben 80mila euro.
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