Comunità di S.Egidio


 

11/06/2006

ALLARME DELLA COMUNIT�
Sant�Egidio: pericoloso generalizzare strappando i figli ai genitori

 

NAPOLI � �L� episodio gravissimo del giro di pedofilia in piazza Municipio � un campanello di allarme e un problema serio, ma il mondo dei rom � differenziato ed � pericoloso generalizzare.

Raccogliere a casaccio i bambini rom i quali chiedono l'elemosina ed allontanarli dalle famiglie senza una indagine preventiva, per capire se qualcuno li maltratta, non � una risposta seria�. Giuseppe Brancaccio, il responsabile della comunit� di Sant�Egidio di Napoli, commenta negativamente il blitz della polizia municipale, che due giorni fa ha fermato e portato in un centro di prima accoglienza due piccoli rom, che facevano la questua alla biglietteria del Molo Beverello. Riflette: �Togliere i piccoli alla famiglia � solo infliggere loro un trauma in pi�. So che una mamma ieri � andata a cercare di riprendersi il bambino ma non c'era il giudice per decidere e il figlio rester� tre giorni l� a piangere�.

D�altronde non � neppure pensabile non fare nulla e lasciare che i bimbi mendichino in strada, senza garantire loro l�opportunit� di una formazione e di un minimo di istruzione. Soluzioni? �In molte situazioni - parlo per esperienza, perch� a Scampia la comunit� di Sant�Egidio promuove la scuola della pace con bimbi rom e napoletani - c'� una disponibilit� delle famiglie alla scolarizzazione, ma sono le condizioni materiali a pregiudicare tutto.

Si immagini di vivere in un posto dove non c'� acqua, tutto � fango, un pantano. Ci sono bimbi che arrivano al bordo del campo e siccome sono tutti sporchi si vergognano ad andare in classe, tornano indietro. E� difficile in tali contesti parlare di diritti e di doveri. Serve un impegno ad accogliere persone nate in Italia o i figli di persone nate in Italia, esuli di un mondo la cultura dei quali � frammentata�.

Una politica dell�accoglienza che, secondo la Comunit� di Sant�Egidio, a Napoli va potenziata, come prova il fatto che sono morti, dice Brancaccio, ben 11 senza fissa dimora, in strada, da settembre ad oggi. Riflette: �Chi vive da invisibile � esposto a molti pericoli. I pi� deboli sono i pi� a rischio. Anche bimbi della periferia napoletana, cresciuti in contesti di degrado e povert� culturale e materiale, sono finiti in passato nel giro della pedofilia.

Agire sulle condizioni materiali di degrado, praticare politiche reali di inclusione, � il modo migliore per impedire che accadano episodi come quelli di piazza Municipio. Naturalmente, poi, i responsabili vanno puniti severamente, napoletani o rom che siano gli adulti coinvolti nello sfruttamento e negli abusi�.

Fabrizio Geremicca