ROMA. pi� di una raccolta di articoli, pi� di un insieme di "appunti urbani" che raccontano una citt�, piuttosto �uno sguardo su Roma illuminata dalla pietas�: si chiama "La citt� di tutti" ed � l'ultimo libro di Mario Marazziti, saggista e portavoce della Comunit� di Sant'Egidio.Alla presentazione di ieri, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, ne hanno discusso, insieme all'autore, il ministro per i Beni culturali, Francesco Rutelli, il fondatore di Sant'Egidio,Andrea Riccardi e il direttore del Censis, Giuseppe De Rita. "La citt� di tutti" � un libro composto da 74 editoriali che Marazziti ha pubblicato, dal 2000 ad oggi, sulle pagine romane del "Corriere della sera". Bozzetti fulminei di una Roma a molti sconosciuta: il pittore-autore non fa altro, si legge nell'introduzione, che guardare �un po' pi� in basso di dove si guarda di solito�, perch� �se si guarda in basso, si sa, si inciampa di meno�. La bellezza del libro, infatti, sta tutta qui: raccontare ci� �che abitualmente non si vede per fretta - ha commentato Riccardi - paura o narcisismo�. Cos�, dalla Roma turistica, megalopoli e capitale, ad un tratto salta fuori quella che il fondatore della Comunit� ha definito �realt� invisibile�: gli anziani, i poveri, i senzatetto, i nuovi romani" e "i poveri cristi". Saltano fuori per essere osservati e capiti. Da qui la necessit� di creare una comunit�, perch�, dice l'autore, �ogni citt� ha un'anima� che �Si scopre pian piano�. E anche Roma ha la sua, anzi le sue: perch� la Roma raccontata da Marazziti � �universale�, ha commentato Andrea Riccardi. Universale, ossia di tutti: �anche dei poveracci, dei mendicanti, dei disabili e degli zingari�. Insomma �degli ultimi�. Perch�, ha aggiunto il fondatore di Sant'Egidio, �una societ� libera � una societ� che accetta tutte le diversit� e Marazziti, queste diversit�, non fa altro che raccontarle, portarle sotto la luce del sole; il suo, dice infatti Riccardi, � una specie di �neorealismo solare�. Un libro quindi per capire meglio Roma, per affondare le mani nella citt�, per sentirne �l'odore� e poco importa che esso sia buono o cattivo.
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