Comunità di S.Egidio


 

Corriere Mercantile

16/07/2006


Sant'Egidio, assistenza domiciliare per 450 "nonni" che abitano da soli

 

Vanno ad assisterli nelle loro case, magari solo per ricordare loro che devono bere (gli anziani non avvertono pi� il senso della sete). Sono i volontari della Comunit� di Sant'Egidio che in questi ultimi giorni stanno intensificando la loro attivit� di supporto al piano istituzionale, promosso da Regione, Prefettura ed enti locali. �Oggi come oggi non siamo assolutamente a livello del 2003 premette Andrea Chiappori, responsabile genovese di Sant'Egidio anche se ormai da qualche giorno la "guardia" si � alzata�. L'impegno della Comunit� si muove su un duplice binario: da una parte l'aiuto concreto, dall'altra il supporto pi� propriamente umano che muove dalla lotta alla solitudine. �La nostra rete � collegata a quella della Regione spiega ancora Chiapporti e, sicuramente, interventi e piano preventivo, rispetto a tre anni fa sono migliorati�. Anche se in alcuni istituti l'aria condizionata ancora manca. �I nostri volontari prosegue il responsabile di Sant'Egidio seguono sia gli anziani ospiti di istituti, sia

quelli, che abitano soli, sparsi per Genova. Gli stessi che assistiamo tutto l'anno�. Il loro numero varia da 400 a 450 (ma tende sempre a crescere) e l'intervento di questi "angeli a domicilio" � spesso determinante, anche perch� i condomini si svuotano, i negozi aperti sono pochi e non sempre vicini e pure i servizi essenziali (ospedali, medici di base, servizi di assistenza, far

macie) lavorano a ritmi ridotti ed il personale disponibile � inferiore rispetto agli organici abituali. A farne le spese sono proprio, pi� fragili, che perdono gli abituali punti di riferimento. E allora i volontari, oltre che portare un po' di compagnia, aiutano a fare la spesa, fanno da tramite con i medici e, in definitiva, si pongono come un importante sostegno.