Comunità di S.Egidio


 

31/07/2006


Tallei: ''Quello che manca � una reale accoglienza degli ex detenuti, la loro rieducazione e risocializzazione''

 

La coordinatrice del volontariato in carcere della Comunit� di S.Egidio, soddisfatta per il provvedimento, pensa ai detenuti giovani, poveri o ammalati e afferma: ''Speriamo che le citt� li accolgano, anche se saremo alla vigilia di Ferragosto''

ROMA � �Siamo molto contenti e molto preoccupati per i circa 1.200 detenuti che usciranno dalle carceri del Lazio grazie all�indulto: per questo chiediamo aiuto a Comune, Provincia e Regione�. L�appello viene da Stefania Tallei, coordinatrice del volontariato in carcere della Comunit� di Sant�Egidio.

�Finalmente l�indulto � arrivato, con tutte le polemiche che ci sono � prosegue Tallei -. Credo che il modo migliore di aiutare i detenuti a reintegrarsi � accoglierli�. E la volontaria esprime la sua opinione sulla madre romana di 68 anni che ha scritto al ministro della Giustizia Clemente Mastella, preoccupata per l�uscita del figlio: �Tossicodipendente e violento, ricomincer� con le rapine e le botte�. Secondo Tallei, �la mamma sa benissimo che il figlio sarebbe uscito comunque; questo � molto importante ricordarlo. Si tratta di uno sconto di pena, una riduzione della detenzione. In realt� quello che manca � una reale accoglienza degli ex detenuti, la loro rieducazione e risocializzazione. Mancano un tetto, un lavoro, servizi a cui rivolgersi�.

Comunque la Comunit� di Sant�Egidio si dichiara �contenta per l�indulto approvato: l�abbiamo desiderato, chiesto e voluto da tempo insieme ai detenuti, a papa Giovanni Paolo II, ai vescovi, ai cappellani�. Tallei pensa soprattutto ai numerosi poveri (stranieri nella maggioranza dei casi), ai malati gravi: �Alcuni sono allettati con piaghe da decubito, altri con tumori gravi: dovrebbero passare dal centro clinico dell�ospedale a un ospedale o una Rsa�. Altri sono �senza casa e non hanno un approdo, hanno perso i legami con le famiglie o mantengono con queste relazioni difficili. Molti ragazzi sono cresciuti in istituto, orfani, o sono tossicodipendenti: persone che vengono dalla strada e alla strada rischiano di tornare. Speriamo che le citt� li accolgano, anche se saremo alla vigilia di Ferragosto�. (lab)