Comunità di S.Egidio


 

AGI

04/08/2006


IMMIGRATI: COMUNIT� SANT'EGIDIO, GOVERNO HA FATTO PASSO A MET�

 

(AGI) - Roma, 4 ago. - �Sull'immigrazione il Governo ha fatto un passo a met�. � un peccato�. Cos� la Comunit� di Sant'Egidio, che aveva avanzato la proposta di concedere la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori immigrati, commenta il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri. Il testo consente infatti agli immigrati di poter chiedere la cittadinanza italiana dopo 5 anni di residenza con permesso di soggiorno nel nostro Paese, ma non permette ai bambini di figli di stranieri di acquisirla dalla nascita.

Quindi, commenta la Comunit� di Sant'Egidio, �assolutamente positivo� il passo in avanti fatto dal Governo per la cittadinanza italiana agli immigrati adulti, ma un �fallimento� per quanto riguarda i bambini.

�Finalmente ora, con la cittadinanza agli adulti in 5 anni - afferma Mario Marazziti, portavoce della Comunit� - siamo in linea con l'Europa. Eravamo l'unico Paese - precisa - che obbligava a un iter di 10 anni�. Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri �� in linea con gli interessi nazionali, che sono avere pi� immigrati regolari e aumentare il numero di nuovi cittadini�.

�Ora - suggerisce il portavoce della Comunit� di Sant'Egidio -, bisogna invertire la spesa dedicata alle espulsioni (l'80% del totale del budget destinato all'immigrazione) in investimenti per l'integrazione sociale�.

Se la Comunit� apprezza il passo in avanti del Governo sul tema della cittadinanza agli adulti, si mostra invece �molto perplessa� per il provvedimento sulla cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia. �Siamo molto insoddisfatti - commenta Marazziti -. Avevamo proposto la cittadinanza ai bimbi nati in Italia da genitori che risiedono nel nostro Paese da almeno un anno: proponevamo, insomma, di sostituire lo ius sanguinis con lo ius soli, allineando la legislazione italiana a quella di tutti gli altri Paesi, Stati Uniti in testa�. �Ma non � successo - aggiunge deluso -. E questo � un peccato, un passo a met�. Ora - afferma - � necessario che il Governo riveda la sua posizione�.

Sono 300mila i bambini stranieri che frequentano le scuole italiane: �come si pu� spiegare loro - si chiede Marazziti - che sono nati qui come gli altri, vanno a scuola come gli altri, ma rimangono comunque stranieri?� �Quella presa � una decisione che va contro gli interessi nazionali, e che risente di una legge, quella che si appella allo ius sanguinis, che in Italia funzionava quando eravamo un Paese di emigrazione che, come tale, tutelava i bambini nati da figli italiani concedendo loro la cittadinanza anche se, da diverse generazioni, i loro parenti non avevano contatto con il Paese d'origine�. �Oggi - osserva - abbiamo bisogno di nuovi cittadini. Non � giusto tenere nel limbo questi bambini, perch� cos� non sapranno mai se sentirsi italiani o stranieri. Ora - conclude - il Governo deve fare un altro passo avanti. � l'unica soluzione possibile�.