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AGI |
10/08/2006 |
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(AGI) - Roma, 10 ago. - Le due piu' numerose organizzazioni islamiche indonesiane, che assieme contano per quasi 80 milioni di aderenti, sono favorevoli a una revisione della legge sulla pena di morte. A riferirlo e' stata Valeria Martano, della Comunit� di Sant'Egidio, intervenuta a RadioTre Mondo sulla prevista fucilazione in Indonesia di tre cristiani. I tre sono stati condannati per strage in seguito agli scontri di alcuni anni fa tra cristiani e musulmani a Poso, sull'isola di Sulawesi, e dovrebbero essere giustiziati sabato. La Martano ha raccontato di avere discusso della questione con i due maggiori esponenti di Muhammadiya e Nahdlatul Ulama, rispettivamente Din Syamsuddin e Abdurrahman Wahid (gi� presidente dell'Indonesia) e di avere riscontrato la loro disponibilita' a riesaminare la legislazione. L'esponente di Sant'Egidio ha poi spiegato che il vescovo di Manado monsignor Joseph Suwatan, il capo della Majelis Ulama Sulawesi - Arifin Assagaf - e il pastore protestante Nico Gara, presidente di un'associazione che raccoglie 21 chiese protestanti asiatiche, hanno firmato un appello congiunto per la sospensione della pena e la revisione del processo ai tre cristiani. Valeria Martano ha anche aggiunto che Sant'Egidio gia' dall'8 luglio, attraverso il ministero degli Esteri italiano, aveva informato i rappresentanti della Unione europea che sono immediatamente intervenuti presso le autorita' locali chiedendo la sospensione dell'esecuzione e il proseguimento delle indagini.
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