Comunità di S.Egidio


 

11/08/2006

Manifestazioni in diverse citt� del Paese per chiedere la sospensione della condanna a morte per Fabianus, Dominggus e Marinus
In campo anche Sant'Egidio
La procura: �Nessun rinvio�

Indonesia, �salvate i tre cristiani�
Appello congiunto dei leader religiosi �per la verit� e la giustizia�

 

�Non ci saranno rinvii a meno che non avvenga una catastrofe naturale�. L'ufficio del procuratore generale indonesiano ha confermato ieri con queste parole che Fabianus Tibo, Dominggus da Silva e Marinus Riwa, i tre cristiani condannati per (presunte) responsabilit� negli scontri interconfessionali registratisi a Sulawesi centrale tra il 1998 e il 2001, verranno messi a morte domani, fucilati quindici minuti dopo la mezzanotte. �Le famiglie dei condannati sono gi� state avvisate�, ha dichiarato il portavoce della procura, Wayan Pasek Suartha, lasciando intendere che per i tre non c'� pi� alcun spiraglio di salvezza. Ma sia in Indonesia che a livello internazionale (con Unione europea e Italia in prima linea) si sono intensificate nelle ultime ore le pressioni per una sospensione della condanna. Migliaia di persone hanno manifestato ieri in diverse citt� indonesiane contro l'esecuzione capitale, secondo quanto ha riferito l'agenzia AsiaNews. I manifestanti hanno chiesto la riapertura di un �processo ingiusto�. Nei cortei a Maumere, Ende e Kupang, molti striscioni condannavano l'esecuzione di �persone innocenti�. Preso di mira anche il presidente Susilo Bambang Yudhoyono, che �dovrebbe ascoltare la voce del popolo�. Proprio il capo dello Stato rappresenta l'ultima speranza per Tibo e i suoi due compagni. Il gruppo di avvocati del Centro legale per la pace e la giustizia Indonesia (Padma), che difende i tre cattolici, ha spiegato che, anche se l'Ufficio del pubblico ministero di Sulawesi ha ufficialmente deciso, Yudhoyono deve ancora pronunciarsi sulla seconda richiesta di grazia inviata dalle famiglie. Lo scorso anno, pero', proprio il presidente respinse una richiesta analoga. �Ogni piano per portare a termine la condanna a morte - ha dichiarato l'avvocato Reining, membro del Padma - � illegale, se prima non arriva una risposta da Yudhoyono�, secondo quanto prevede la legge sulla clemenza presidenziale. Ma le gi� poche speranze si affievoliscono sempre pi� con il pa ssare delle ore. Il padre di Dominggus, Anselmus, comunque, non si arrende: �Spero ancora vivamente che il governo possa rivedere la decisione di eseguire la sentenza capitale�. Nella capitale Giacarta, intanto, i rappresentanti di numerose Ong si sono riuniti al Wahid Institute, retto dall'ex presidente indonesiano Abdurrahman �Gus Dur� Wahid, gi� in passato schieratosi al fianco dei tre cristiani. All'incontro erano presenti anche membri del Sinodo delle Chiese indonesiane e della Conferenza episcopale indonesiana. I leader religiosi del Paese si sono peraltro fatti promotori di un appello congiunto - rilanciato dalla Comunit� di Sant'Egidio, che segue da mesi la vicenda - �per la verit� e la giustizia�. Il vescovo di Manado, monsignor Joseph Suwatan, il capo degli Ulama Musulmani, Arifin Assagaf, e il Presidente dell'Associazione delle Chiese Protestanti, Nico Gara, hanno chiesto infatti la sospensione dell'esecuzione e un nuovo procedimento giudiziario. Secondo quanto riferisce Asianews, lo stesso governatore della provincia di East Nusa Tenggara, Peter �Piet� Tallo, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha chiesto la cancellazione della sentenza e la riapertura del caso, mentre padre Maxi Un Bria, della Commissione Giustizia e Pace dell'arcidiocesi di Kupang, ha invitato i cattolici locali a manifestare pacificamente e pregare per i condannati: �La morte di un uomo - ha detto il sacerdote - � nelle mani di Dio, non di un plotone di esecuzione�. �Dobbiamo scoraggiare la cultura della morte, e promuovere le ragioni del dialogo e della reciprocit�, ha sottolineato ieri, in riferimento alla vicenda dei tre cristiani indonesiani, il vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini, che chiesto alle autorit� indonesiane di impegnarsi in difesa del diritto alla vita. � pero' diffusa la sensazione che gli appelli alla clemenza siano destinati a cadere nel vuoto. I tanti ricorsi presentati dagli avvocati dei tre condannati per una revisione del processo - ba sati su nuove prove e testimonianze che scagionano Fabianus, Dominggus e Marinus - non sono mai stati presi in considerazione dalle autorit�. Secondo gli osservatori, i tre pagheranno con la vita anche per aver denunciato il coinvolgimento negli scontri di sedici persone, tra le quali alcuni ufficiali governativi. Loro s� mai indagati, mai condannati.